Tra alti e bassi Thiago Motta sta andando avanti nel tentativo di costruire la sua Juventus nella maniera più veloce possibile. Non tutto sta funzionando alla perfezione e lo dicono i risultati: in campionato i bianconeri arrivano da tre pareggi consecutivi per giunta senza segnare una rete e senza neppure calciare tanto in porta. Inevitabile che nel mirino della critica ci sia finito Dusan Vlahovic. Ma tra le macchie di questo avvio c’è anche l’inutilizzato Douglas Luiz.
- Vlahovic è un problema per Thiago
- Una soluzione da trovare in attesa di gennaio
- L'altra macchia bianconera: Douglas Luiz
Vlahovic è un problema per Thiago
Ma Dusan Vlahovic è il centravanti ideale per Thiago Motta? Probabilmente no. Se non lo avesse trovato già in rosa, l’italo-brasiliano difficilmente avrebbe chiesto alla sua società di comprarlo. Più utile al suo stile di gioco un giocatore alla Zirkzee, più bravo a legare i reparti di centrocampo e attacco e a creare spazi per gli inserimenti dei centrocampisti. Il serbo, poi, pare essersi inceppato tra stop errati e poche occasioni da rete.
Una soluzione da trovare in attesa di gennaio
Pubblicamente l’allenatore ha sempre difeso il suo bomber, autore finora di sole 2 reti. Ma la sostituzione dopo appena un tempo nella partita contro il Napoli è un chiaro indizio sull’attuale incompatibilità tra i due. Tocca a Motta trovare la chiave per alimentare il più possibile Vlahovic, in attesa che a gennaio Giuntoli possa tornare sul mercato per regalargli almeno un’alternativa. Milik in questo momento è un enigma date le precarie condizioni fisiche.
L’altra macchia bianconera: Douglas Luiz
Uno dei fiori all’occhiello della campagna acquisti bianconera è stato Douglas Luiz. Per il brasiliano la Juventus ha investito la bellezza di 50 milioni di euro, parzialmente lenita dalle contropartite Barrenechea e Iling-Junior. Finora il giocatore è stato impiegato per appena 137 minuti sui 540.
Persino McKennie, completamente fuori progetto fino a 2 settimane fa, lo ha scavalcato nelle gerarchie. Qualcuno ha azzardato un paragone con altri verdeoro della storia della Vecchia Signora come Felipe Melo, Diego o più recentemente Arthur. Presto per bocciature così drastiche ma è chiaro che il caso inizia a diventare spigoloso.