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Di Canio punge la Juve e massacra l’Inter, poi lite in diretta tv con Costacurta

L'ex Lazio a Sky bersaglia le due grandi del Nord apparse fino ad ora poco convincenti. E guai a chi prova a contraddirlo, siparietto in tv

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

Nel ruolo dell’opinionista televisivo c’è spesso e volentieri anche la necessità di creare dibattito. Paolo Di Canio da questo punto di vista riesce perfettamente nel compito. Stavolta nel mirino dell’ex calciatore sono finite Juventus ed Inter, due squadre evidentemente non ancora a posto seguendo quelli che dovrebbero essere i loro obiettivi stagionali.

Dopodiché il 56enne romano ha battibeccato con il collega Billy Costacurta, durante Sky Calcio Club, in merito alla sostituzione di Vlahovic e dei pochi tiri effettuati dalla Juve e non solo.

L’Inter non è una grande squadra

Da cosa partiamo? Dall’Inter che da campione d’Italia è chiamata a difendere il titolo. Tranchant il giudizio di Paolo Di Canio sui nerazzurri nel derby vinto dal Milan, domenica sera:

Allora dobbiamo decretare che la squadra nerazzurra non è una grande squadra a 360 gradi, perché se a inizio stagione l’approccio col Monza è molle per il City e fai dei cambi, anche giusti visto i tanti impegni, poi vedi che gli correvano dritti e che il Milan entrava dentro come lama nel burro“.

La Juve e un mercato sbagliato

Negativo anche il bilancio parziale della Juventus, con una critica in particolar modo al mercato gestito da Cristiano Giuntoli:

Quest’anno la Juve ha solo Vlahovic come punta. Prepari un nuovo corso con solo Vlahovic? Dal 7 giugno Milik si fa male e non prendi una punta? Ora hai un problema. Douglas Luiz 50 milioni e Motta non lo vede. È compassato. Invece Locatelli è cresciuto. Ma il problema è la punta: togli Vlahovic e chi hai?.

Scintille con Costacurta per i bianconeri di Motta

Chi ha provato a difendere la Juve è stato Alessandro Costacurta, il quale ha richiesto un po’ di tempo a Thiago Motta per lavorare e plasmare la sua creatura. Ne è nato un acceso dibattito:

“Ma pretendevate che Motta arrivasse e dopo due partite facesse sei gol a partita? Ma dai! Allora andiamo nei bar, non discutiamo qua di cose serie!” dice Costacurta. Replica l’ex Lazio: “No, Billy, no no no nun se va nei bar! Ao, ma quali sei gol a partita? Qua stiamo discutendo seriamente! Non parliamo di sei gol, non ci provare, non esageriamo! Stiamo parlando di un tiro a partita! Te l’aspettavi? Allora deve fa’ mezzo tiro in porta in tre partite perché fa una fase difensiva buona?”.

A questo punto, Costacurta porta un esempio della sua carriera da calciatore: “Io mi aspetto delle difficoltà quando c’è un nuovo allenatore, Paolo! Come ho fatto in tutta la mia carriera! Il più grande allenatore che io abbia avuto nella mia vita, Arrigo Sacchi, lo stavano mandando via dopo due partite! Bisogna dare tempo!”, ma Di Canio non si convince: “Ma tiravate in porta! È clamoroso non tirare! In questa epoca vedere Nico Gonzalez, Koopmeiners, Yildiz non riesce a tirare perché Vlahovic non riesce a combinare con i compagni. Tre partite sono tante ed è qualcosa che ti fa riflettere”.

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