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Inter-Milan, moviola: dubbi sui primi due gol e il giallo del rigore revocato

La prova dell’arbitro Mariani a San Siro nel derby analizzata ai raggi X da Luca Marelli e Graziano Cesari, il fischietto di Aprilia ne ha ammoniti 5

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Ha compiuto da poco 42 anni Maurizio Mariani, la scelta per il derby di Milano. Proveniente da Aprilia con un passato nella Marina Militare, è amante della tecnologia. Nato a Roma il 25 febbraio 1982 da ragazzino sogna di arruolarsi in Marina. A 16 anni arriva la decisione di intraprendere la carriera da arbitro quando a Venezia, in procinto di terminare gli studi presso la Scuola navale militare Francesco Morosini, sceglie di partecipare al corso arbitri. Mariani è un consulente informatico che ha l’abitudine di consultare monitor e verificare fotogrammi: poco diverso da quanto gli viene richiesto nell’ambito dei check al VAR durante le partite che dirige. E infatti a partire dal primo gennaio 2021 appare nell’elenco dei Video Match Officials – cioè gli ufficiali di gara che svolgono la funzione di VAR – della FIFA. È sposato con Noemi insieme alla quale a febbraio 2014 è diventato papà di una bimba di nome Mia. La prima gara da direttore di Serie A arriva il 6 gennaio 2013 in occasione del match tra Chievo e Atalanta, quando è ancora parte dell’organico degli arbitri di Serie B: dovrà aspettare il primo luglio 2015 per la promozione in Serie A. Vediamo come se l’è cavata ieri a San Siro.

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I precedenti di Mariani con Inter e Milan

Ventidue i precedenti col Milan con un bilancio per i rossoneri di 12 vittorie, 4 pari e 6 sconfitte. Quindici incroci per i nerazzurri con un consuntivo di 8 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte.

L’arbitro ha ammonito 5 giocatori

Coadiuvato dagli assistenti Bindoni e Tegoni con Ayroldi IV uomo, Di Paolo al Var e Paterna all’Avar, l’arbitro ha ammonito cinque giocatori: 18’ Mkhitaryan, 38’ Fofana, 40’ Calhanoglu, 86’ Asllani, 88’ Dimarco.

Inter-Milan, i casi da moviola

Questi i principali episodi dubbi. Sul gol lampo di Pulisic proteste per un presunto mani dell’americano. Check del Var ma Di Paolo conferma la regolarità del gol: il tocco è di spalla. Primo giallo al 18’ ed è per Mkhitaryan che ferma fallosamente Theo Hernandez in procinto di ripartire in contropiede. Al 28′ è valido il gol di Dimarco. Lautaro parte in posizione regolare al momento del primo lancio, stesso discorso per l’esterno dell’Inter quando l’argentino serve l’assist vincente. Al 38’ follia di Fofana follia di Fofana, che oltre ad essere stato ammonito dall’arbitro Mariani per un fallo su Dumfries, perde un pallone in mezzo al campo che permette a Mkhitaryan di arrivare alla conclusione.

Al 40’ ammonito Calhanoglu per aver fermato irregolarmente Morata nel cerchio di centrocampo. Al 65′ per un presunto mani di Lautaro in area l’arbitro assegna un rigore al Milan ma dopo essere stato chiamato all‘on field review dal Var Mariani torna sulla decisione e revoca il penalty. All’86’ ammonito Asllani per un blocco su Fofana in mezzo al campo. All’88’ giallo a Dimarco per un fallo su Loftus-Cheek. All’89’ è regolare il gol di Gabbia che fissa il risultato del derby sull’1-2.

Per Marelli non c’era il mani di Lautaro

A fare chiarezza è l’esperto di Dazn Luca Marelli che dice: “Sono contento della prestazione di Mariani, ha concluso con soli 17 fischi e due episodi risolti subito. Il primo è la rete del vantaggio di Pulisic: c’era un piccolo dubbio sul controllo di braccio/spalla, vediamo dalle immagini che il controllo è stato con la spalla. C’è voluto tempo da parte del VAR perché in tutte le partite, non solo in un derby, bisogna essere certi di prendere la decisione corretta. In questo caso molto bene il VAR che ha deciso correttamente».

«Il secondo episodio è l’unico errore di Mariani perché è stato precipitoso fischiando un presunto rigore per il Milan a causa di un tocco di braccio di Lautaro Martinez, che in realtà tocca con la spalla sinistra. L’episodio era chiaro, è stata una svista che può capitare ma fortunatamente abbiamo il VAR». Marelli ha commentato anche un altro episodio, uno scontro in area tra Abraham e Sommer con l’attaccante che è stato steso in area dal portiere dopo un contrasto: «Sommer è arrivato nettamente in anticipo. Poi c’è il contatto con Abraham e ha preso calzettone, ma non ci sono gli estremi per qualcosa in più. C’è stato un aggancio tra il tacchetto di Maignan e il calzettone di Abraham».

Anche per Cesari non c’è mani di Pulisic

A Mediaset anche Graziano Cesari dice la sua: “Il gol del Milan è regolare perché Pulisic nel contrasto con Mkhitaryan colpisce la palla con la spalla come evidenziato dalle immagini. Regolare anche il gol di Dimarco: Lautaro, tenuto in gioco da Gabbia, serve il terzino che trova il gol partendo da posizione regolare (tenuto in gioco da Tomori). Al minuto 65 Mariani concede un rigore al Milan per un potenziale fallo di mano di Lautaro dopo il tocco di Tomori. Richiamato al monitor, torna l’arbitro sui suoi passi. Il tocco dell’argentino è infatti con la spalla”

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