Ancora una volta i giornalisti del mirino. Il calcio ha vissuto una giornata molto particolare ieri quando al 43’ del primo tempo nel match tra Danimarca e Finlandia, Christian Eriksen ha cominciato a barcollare e poi si è accasciato privo di sensi sul terreno di gioco. Spavento immediato, tutti hanno capito che si trattava di qualcosa di molto grave. Tantissimi minuti di paura con i soccorritori che hanno praticato anche il massaggio cardiaco. Poi dopo qualche ora le prime notizie rassicuranti.
Il caso Eriksen e i social
Il malore che ha colpito il giocatore dell’Inter è stato accolto da tutti con grande paura e preoccupazione e i tifosi di tutte le squadre si sono uniti per stringersi in preghiera per il trequartista della nazionale danese. Sui social i tifosi hanno deciso di mettere da parte i colori e di concentrarsi sulla cosa più importante. Ma non c’è stato anche chi è caduto in clamorosi sgambetti.
E’ il caso del giornalista e tifoso del Napoli, Raffaele Auriemma, che sulla sua pagina Twitter decide di postare un video in cui si sentono i tifosi della Finlandia invocare il nome Christian, e quelli della Danimarca rispondere con Eriksen. Una dimostrazione di grande sportività di tutte e due le tifoserie che si uniscono per stare accanto al giocatore. Il giornalista però decide di commentare con la didascalia: “Quando il calcio vero è più forte della SuperLega e le commissioni ai soliti agenti”.
Auriemma nel mirino dei social
Le parole del giornalista vengono subito etichettate come fuori luogo e i tifosi commentano in massa il suo posto attaccando il giornalista: Mettere in questo contesto la Super Lega certifica il tuo personaggio”, “Sei riuscito a strumentalizzare anche questo tragico evento. Vergogna”. Auriemma finisce al centro del mirino: “Io mi vergognerei. Inserire un hashtag acchiappa click per una notizia del genere”. E ancora: “Anziché dedicare un pensiero a Eriksen fomenti e crei sempre più odio tra i tifosi”.
Stampa sotto accusa
Molti tifosi non hanno criticato solo il giornalista napoletano, sotto accusa sono finiti tanti organi di stampa ritenuti colpevoli di voler cavalcare la tragedia che stava capitando a Eriksen. Il Corriere della Sera è finito sotto accusa per aver pubblicato una foto della moglie del calciatore in lacrime, e tanti altri giornalisti sono stati accusati di aver cercato di farsi pubblicità sfruttando un momento intimo e delicato.