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Eriksson realizza ultimo desiderio: la commozione del tecnico e la standing ovation

La commozione dell'ex tecnico svedese malato di cancro che torna per un giorno in panchina e allena il suo club preferito: il Liverpool di Klopp

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Dario Santoro

Dario Santoro

Giornalista

Scrive, commenta, racconta lo sport in tutte le sfaccettature. Tocca l'apice quando ha modo di concentrarsi sule interviste ai grandi protagonisti

Dal cancro al ritorno in panchina. Sven Goran Eriksson ha realizzato il suo sogno, quello che era forse il suo ultimo desiderio viste le basse prospettive di vita: allenare il Liverpool. Qualche mese fa, l’ex allenatore svedese aveva annunciato di soffrire di cancro al pancreas ma non si è ancora mai arreso. In un’intervista aveva ammesso che gli restava al massimo un anno di vita: “nella migliore delle ipotesi mi resta un anno. Nella peggiore un po’ meno”, ha detto. Ma per Eriksson, grazie all’invito di Klopp, dopo mesi di attesa è arrivata una giornata destinata a restare storica nel mondo delle leggende del calcio.

L’invito di Klopp ad Eriksson per allenare il Liverpool

Dopo l’annuncio del cancro, l’ex allenatore della nazionale inglese e della Lazio, aveva anche confessato di essere sempre stato da sempre tifoso del Liverpool: “Io sono un tifoso del Liverpool quindi ho sempre desiderato essere il loro allenatore”.

Parole che appena giunte alle orecchie di Klopp sono diventate un invito: l’allenatore dei Reds non ha esitato un solo istante ad invitarlo a fare il suo lavoro: “L’unica cosa che posso dire è che sei assolutamente il benvenuto a venire qui e che puoi sedere nel mio ufficio e, se vuoi, fai il mio lavoro per un giorno”.

Eriksson sederà ancora in panchina con le leggende del Liverpool

E quel giorno è arrivato: oggi, in un incontro delle leggende del Liverpool contro l’Ajax. Eriksson si è seduto in panchina accanto a leggende del Liverpool come Ian Rush, John Barnes e John Aldrige, e avrà al suo comando giocatori come Jerzy Dudek, Sander Westerveld, Martin Skrtel, Fabio Aurelio, Djibril Cissé e Ryan Babel oltre alle due più recenti leggende come Gerrard e Fernando Torres.

Standing ovation al giro di campo di Eriksson

Accompagnato dal dirigente dei Reds Johm Barnes prima del via del match Sven Eriksson ha fatto il giro di campo, accolto dalla standing ovation del pubblico inglese di Anfield Road. Foto, sorrisi, saluti. Una giornata indimenticabile in cui il risultato davvero non ha avuto alcuna importanza, però il “suo” Liverpool, che aveva chiuso sotto di 2-0 il primo tempo, si è imposto per 4-2.

Il sogno di Eriksson si realizza: allenare il Liverpool

Prima della partita, Eriksson è apparso in una conferenza stampa e aveva ammesso: “E’ come un sogno e non l’avrei mai sperato. Ma quando ero allenatore, ho sempre sognato di allenare il Liverpool. Ma non è mai successo. Una volta ci andai vicino ma non si realizzò. Quando me l’hanno proposto, pensavo fosse uno scherzo. Mi hanno contattato tramite mio figlio Johan. Allora ho detto, certo che ci andrò. Ed è anche una partita di beneficenza, il che rende ancora più divertente più bello.”

Eriksson rivela suo stato di salute oggi

Poi continua: “Come sto? Ho quello che ho, so che è un cancro e che non si può curare. Faccio la mia vita e va tutto bene… diciamo così. La terapia che sto svolgendo sta andando bene, ci sono alti e bassi. Ma sono ancora in piedi”.

“Da giovane venivo qui ad Anfield di tanto in tanto e visitavo il famoso deposito degli scarpini. Joe Fagan mi ha invitato lì 30 anni fa. Tutto il mondo ha imparato dalle grandi squadre del Liverpool di allora. Avevano la palla fra i piedi, facevano cose semplici. Era difficile attaccarli. Ma c’è una cosa che mi fa venire i brividi, ed è l’inno You’ll Never Walk Alone cantato dai tifosi quando le squadre arrivano in campo”.

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