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ESCLUSIVA Lecco in B dopo il Tar, il sindaco Gattinoni: "Stadio pronto per la prima partita in casa"

Il sindaco Mauro Gattinoni non nasconde la soddisfazione dopo il verdetto del Tar: accolto il ricorso sull'ammissione in serie B. Che il Lecco giocherà al Rigamonti-Ceppi.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Lunghe ore d’attesa, poi l’urlo di gioia: Lecco in serie B. Non c’è due senza tre, verrebbe da dire, visto che si tratta della terza volta in poche settimane che i tifosi della squadra della cittadina lombarda festeggiano il salto di categoria. E il primo tifoso del Lecco è il sindaco Mauro Gattinoni. Emozionato come pochi quando ha appreso il verdetto del Tar del Lazio, giunto al termine di un’estenuante consultazione protrattasi per diverse ore e diluita nell’arco di due giorni. Lecco in B. E con una certezza: “Nel suo stadio”.

Lecco in B grazie al verdetto del Tar: parla il sindaco

Sindaco Gattinoni, se l’aspettava la decisione del Tar?

“Avrei fatto fatica a comprendere un esito diverso. Avevo grande fiducia, ma che fosse stato questo il verdetto ne ho avuto certezza solo quando mi hanno comunicato la decisione“.

Cos’ha provato in quel momento?

“Grande emozione. È la terza volta che vinciamo la B in meno di un mese, speriamo sia la volta buona (ride, ndr)”.

Una vittoria per il Lecco squadra, una vittoria per Lecco città:

“Siamo soddisfatti, naturalmente. La città di Lecco si era costituita in questo procedimento non solo a difesa della sua squadra di calcio, ma dello sport in generale. Le nostre argomentazioni sono state il merito sportivo, il valore educativo dello sport, la promozione del merito, dei valori, della pratica e questi sono valori che valgono per tutti. Sarebbero stati tutti valori traditi, in caso di esito negativo”.

La partita del Lecco continua: il 29 agosto il Consiglio di Stato

La partita, comunque, non è ancora finita. Ci sono ancora dei passaggi in tribunale da compiere prima della gioia definitiva.

“Il 29 agosto ci sarà il Consiglio di Stato, dando per scontato un altro ricorso della parte soccombente. Ma siamo sereni, entro dieci giorni conosceremo le motivazioni che hanno indotto il Tar a darci ragione. Dal tono o dalla severità con cui il giudice si sarà espresso capiremo quali sono le prospettive per il successivo, eventuale giudizio”.

Serenità, ma allo stesso tempo ancora un pizzico di tensione:

“Quella è scontata, finché non arriverà a maturazione l’ultimo passaggio e l’ultimo timbro non sarà posto, non potremo gioire fino in fondo. Ma ora c’è grande fiducia, questo sì. Anche perché la serie B si è schierata con compattezza sulla questione. Mi lasci dire una cosa”.

Prego, sindaco:

“Vorrei ringraziare la Lega Serie B, il presidente Balata e tutta la famiglia della serie B. La loro è stata una battaglia politica al nostro fianco, in difesa di principi che non possono essere stravolti. Poi è chiaro, quando inizierà il campionato tutte queste squadre saranno rivali l’una dell’altra, ce la giocheremo sul campo come è giusto che sia”.

La promessa del sindaco: stadio Rigamonti-Ceppi pronto a tempo di record

I tifosi e gli appassionati, in massima parte, in questa vicenda si sono schierati col Lecco, che è diventata un po’ la squadra simpatia della B e del calcio italiano:

“Siamo partiti come il brutto anatroccolo, all’inizio ci sentivamo un po’ come i Galli nel fortino di Asterix, chiamati a misurarci contro corazzate ben più organizzate. Scherzi a parte, la solidarietà e la vicinanza dei tifosi credo che sia un bellissimo segnale che tutta la B abbia voluto mandare, politico, di compattezza, di lealtà”.

C’è un calendario dei festeggiamenti dopo quest’altra battaglia vinta?

“Non ufficiale. Credo che ci saranno al solito dei festeggiamenti e dei caroselli spontanei in città, ma per il momento nulla di preordinato”.

Chiusura sulla questione stadio e sui lavori, con una premessa e una promessa:

“Sui lavori non abbiamo mai perso un giorno, la famiglia Di Nunno non ha perso un solo giorno da quando è arrivata la promozione. Oggi stanno lavorando sulle torri-faro, è in corso la sistemazione delle nuove panchine, stanno procedendo sui varchi, sui tornelli. Saremmo pronti per giocare nel nostro stadio la prima partita utile. Ci sono dei passaggi formali da rispettare e faremo tutto con la dovuta attenzione. La prossima settimana, ad esempio, è prevista la riunione della commissione di sicurezza provinciale sullo stadio, cui parteciperò, con tutte le autorizzazioni del caso. Sa qual è il paradosso?”.

Quale paradosso, sindaco?

“Che il Lecco ha rischiato di essere bocciato per non aver indicato uno stadio alternativo quando con tutta probabilità la prima in serie B la giocherà in casa sua. Sarebbe stato assurdo bocciarci per una questione del genere. Ricordo tutto il circo che è stato fatto sullo stadio di Padova, su altri impianti, quando il Lecco giocherà a Lecco. Stiamo già lavorando al piano traffico, ci sarà un numero di veicoli e di persone non indifferente da gestire in occasione delle partite e lo stadio è proprio al centro della città. Ma siamo contentissimi di poter affrontare questo tipo di problemi”.

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