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"La eSerie A aiuterà a intercettare nuove generazioni con gli esports"

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Luigi Di Maso

Luigi Di Maso

Giornalista

Giornalista sportivo e professionista nel mondo della comunicazione digitale. Lavora insieme a club, leghe e brand nel mondo del calcio. È ormai da anni una delle anime del Social Football Summit di Roma. Per Virgilio Sport cura gli approfondimenti relativi all’intreccio tra i mondi del calcio, della comunicazione e del marketing

"La eSerie A aiuterà a intercettare nuove generazioni con gli esports" Fonte: Credit Pro2Be

Il mondo degli esports è in continua ascesa. Poche settimane fa si è conclusa la prima eSerie A, il torneo tra club di Serie A ma giocato sui videogiochi sportivi Pes e Fifa 21.

Una totale innovazione ma anche un modo per intercettare e dialogare con un nuovo pubblico che tra le forme di intrattenimento, predilige gli esports rispetto ad altre forme ludiche. Quella degli esports sta diventando un’industria che genera numeri interessanti e un fatturato che si avvicina in maniera costante ad alcuni settori dell’industria tradizionale.

Per comprendere meglio la realtà italiana, e per commentare la prima storica eSerie A, abbiamo intervistato Roberto Forzano, uno dei fondatori di Pro2Be, la prima agenzia italiana che gestisce i player proprio come fanno gli agenti dei calciatori nel calcio “reale”.

Ciao Roberto, qual è stato il feedback dei primi player impegnati in questa nuova avventura esports della Lega Serie A?

Il feedback è stato sicuramente positivo: si tratta di un grande evento esports che può fungere da traino per facilitare un’ulteriore crescita del settore in Italia. Per i pro player rappresenta una grande vetrina e con riguardo il circuito FIFA21 un’altra occasione per accedere ai “Regional Playoff” ovvero l’evento preliminare alla FIFAe World Cup.

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Ti aspettavi questo livello di organizzazione di questa prima eSerie A di Fifa e PES?

Anche se non scontato considerando gli organizer coinvolti mi aspettavo un prodotto di qualità come d’altronde si è visto sotto diversi aspetti: dalla logistica e l’allestimento del palco fino alla regia ed i contenuti editoriali. In passato ho avuto la fortuna di assistere ad altri eventi esports internazionali e posso dire che Lega Serie A, Infront & PG Esports hanno fatto un grandissimo lavoro nonostante le difficoltà legate all’emergenza COVID-19.

Cosa c’è ancora da invidiare a modelli e campionati di altri paesi come quello spagnolo che organizza la eLaLiga?

La eLaLiga è un modello esports che mi piace moltissimo, hanno deciso di investire con convinzione su un campionato aperto anche alle squadre della B spagnola ed un calendario più strutturato. Questo prodotto viene “comunicato” benissimo ed i risultati si vedono. Il montepremi complessivo è molto alto, grazie anche al supporto delle aziende sponsor, e questo fa la differenza perchè aumenta la competitività del torneo attirando alcuni dei top players di FIFA21. Questo significa più spettacolo e più investimenti da parte delle squadre. Nella prima eSerie A TIM mancavano forse alcuni dei migliori giocatori italiani ma dopo questa partenza sono comunque convinto che il percorso intrapreso sia quello giusto.

In cosa consiste il lavoro di Pro2Be?

Pro2Be Esports nasce nel 2018 posizionandosi come la prima agenzia esports in Italia: con i nostri talent abbiamo ottenuto oltre 30 qualificazioni ad eventi ufficiali nei videogiochi sportivi vincendo 7 titoli in Italia e nel Mondo. In breve, abbiamo due focus: scovare e valorizzare la figura del gamer e poi supportare le società sportive o le aziende che vogliono investire nel settore come agenzia specializzata. Attualmente siamo inoltre partner di AC Monza, FC Crotone, Genoa CFC, LCR Honda e Pramac Racing. Proprio nella eSerie A TIM 2020-21 con soddisfazione insieme al Genoa CFC abbiamo conquistato il titolo di campioni d’Italia su eFootball PES e vicecampioni su FIFA21.

Qual è l’idea alla base di un’agenzia di pro player esports aperta in un momento in cui non si parlava in maniera così frenetica di videogiochi competitivi e di eSerie A?

È vero, il progetto è stato lanciato in un momento storico in cui l’esports in Italia non aveva questa attenzione mediatica. Abbiamo anticipato i tempi (in linea con il nostro claim aziendale) creando una società di capitali per poter fare consulenza: in particolare Pro2Be Esports nasce in quanto già nel 2018 ci eravamo accorti quanto andasse supportata e valorizzata la figura di un videogiocatore per renderlo un professionista aiutandolo anche nella ricerca di un salario adeguato alla sua carriera ed infine per colmare una carenza di expertise nel settore.

La eSerie A riuscirà è riuscita ad attrarre l’attenzione mediatica di nuovi tifosi di calcio e di media che prima non strizzavano l’occhio agli esport. Ma quali titoli di videogame potranno scatenare l’interesse delle persone in Italia oltre ai giochi prettamente di calcio?

La eSerie A ha aiutato e sicuramente aiuterà ad intercettare le nuove generazioni. In generale il settore esports è molto eterogeneo e naturalmente non si esaurisce con i titoli sportivi. FIFA21 è il gioco più venduto in Italia ed un titolo esportivo imprescindibile ma ci sono altre tipologie di esports come, ad esempio, i MOBA che in altri mercati hanno anche un seguito maggiore. Per gli sviluppi invece tutto dipende dalla piattaforma che si considera.

Intervista a cura di Lugi Di Maso

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