Accade di tutto in Germania-Danimarca, partita che ha vissuto più vite ma che ha avuto un epilogo chiaro e incontrovertibile. Alla fine a passare sono i padroni di casa, con le reti di Havertz e Musiala. Nel primo tempo la partita è stata fermata per una ventina di minuti a causa dell’improvviso nubifragio che si è abbattuto sul Signal Iduna Park. Poi c’è stato il Var con tre interventi determinanti, due per togliere un gol per parte ed uno per sentenziare un calcio di rigore in favore dei tedeschi.
- Gli allenatori non cambiano, conferme nelle formazioni
- Tempesta su Dortmund: partita sospesa
- Dal meteo al Var: i protagonisti non sono in campo
- Top e flop della Germania
- Top e flop della Danimarca
Gli allenatori non cambiano, conferme nelle formazioni
La Germania è convinta di aver trovato la formula giusta, al netto del mezzo passo falso contro la Svizzera. Per questo l’unico cambio iniziale negli 11 titolari è l’inserimento di Raum al posto di un incerto Mittelstadt. Fuori pure Fullkrug, autore del determinante pareggio con la Svizzera. Se Nagelsmann conosce la sua squadra e le certezze dalle quali parte, altrettanto si può dire per Hjulmand e la Danimarca. I biancorossi, consci dei propri limiti, puntano su una difesa organizzata con licenza di offendere in contropiede.
Tempesta su Dortmund: partita sospesa
Dopo 38 minuti di gioco la differenza l’ha fatta la pioggia. O sarebbe meglio dire grandine, tuoni e fulmini che si sono improvvisamente abbattuti sul cielo di Dortmund. Tempestivo l’intervento del direttore di gara Michael Oliver, che ha anticipato una perturbazione che nel giro di pochissimi minuti è drasticamente peggiorata. L’arbitro della spazzatura al posto del cuore – quello di Gigi Buffon in Real Madrid-Juventus del 2018 ha sicuramente preso la decisione giusta stavolta. Il match, dopo diversi minuti di sospensione, è ripartito intorno alle 22.
Dal meteo al Var: i protagonisti non sono in campo
Var protagonista anche nella ripresa. Prima nell’annullamento del gol di Andersen. Poi, pochi minuti dopo, per l’assegnazione del calcio di rigore alla Germania proprio per fallo di mano dello stesso centrale danese. Così Havertz trasforma per l’1-0. Lo stesso calciatore dell’Arsenal si divora il 2-o dimostrando di non essere proprio un centravanti. Poco male: perché il raddoppio arriva lo stesso con Musiala che si accende giusto in tempo per lasciare il segno. E’ il chiodo alla bara dei danesi che chiudono il torneo senza mai vincere una partita.
Top e flop della Germania
- Rudiger 7 Potremmo scegliere Musiala, che però oltre al gol non ha fatto granché. Per carità, la rete ha avuto un peso rilevante ma forse non quanto i tempestivi interventi del roccioso e insuperabile centrale del Real Madrid. Leader assoluto.
- Havertz 6,5 Falso nueve piuttosto discusso. Non ha il killer instinct e si è visto ma interpreta il ruolo con le sue qualità.
- Kimmich 6,5 Oggi terzino, in passato anche mediano o centrale. Ovunque lo metti risponde presente.
- Sané 5,5 Talvolta un po’ lezioso, finisce per perdere di vista l’obiettivo del gioco.
Top e flop della Danimarca
- Eriksen 6+ A sprazzi mostra la sua classe cristallina e nettamente sopra la media. Cala vistosamente nella ripresa.
- Schmeichel 6- Incerto su Schlotterbeck nel primo tempo, si riscatta con un paio di parate buone prima dell’immobilismo col quale permette a Musiala di andare facilmente a bersaglio.
- Andersen 4,5 Gira il vento della partita e gira pure il suo. Dal gol segnato e annullato all’ingenuo rigore procurato. Tutto nel giro di una manciata di minuti. Sbaglia anche in occasione del raddoppio di Musiala.
- Hojlund 5 Tutti giusti i movimenti da punta. Ma sbaglia tutte le potenziali occasioni da rete e per un attaccante è un brutto segnale.