A pochi giorni dall’inizio dell’Europeo di Basket, ai microfoni di Sky, Gianmarco Pozzecco ha presentato la sua Italia e parlato di tanti temi.
Tra gli argomenti toccati le differenze tra club e Nazionale.
«La verità è che l’esperienza che fai in un club ti aiuta. Ma la cassa di risonanza è differente. Il club ti permette di essere deciso con i giocatori, qui non conoscendoli tutti devi tergiversare e fare dei tagli poi. Questo mi ha fatto soffrire di più»
Sulla squadra e sulle scelte facce, spiga: «Li conoscevo più o meno tutti, per quanto non approfonditamente. Ho grande stima dei giocatori italiani. Li adoro. Non sono un grandissimo estimatore dell’NBA, ma a prescindere si gioca un altro basket che qui è meno reddittizio. Nel basket per club devi attingere a quel basket lì, mentre qui si punta su giocatori che parlano tutti la stessa lingua, dentro e fuori dal campo.La verità è che di giocatori interessanti in Italia ce ne sono tanti, ma non tantissimi. La scelta che ho fatto per arrivare ai 12 è stata una: riuscire a costruire un gruppo. Penso di aver avuto la fortuna di trovare 12 giocatori che oltre le motivazioni personali riescono quotidianamente a mettersi al servizio degli altri».
Poi ammette come la rassegna sarà molto competitiva: «È un Eurobasket molto competitivo come diceva Petrucci, però fa bene al nostro movimento. Il fatto che a Milano arrivino Giannis e altri giocatori NBA è solo un bene, anche se per noi più complicato in campo».
Inevitabile poi un commento, sull’assenza forzata di Danielo Gallinari, costretto a saltare la rassegna per infortunio: «L’unica cosa che ha senso dire è che tutti noi siamo clamorosamente dispiaciuti che il Gallo non possa partecipare all’Europeo. Capisco che tutto il resto possa interessare chi è fuori, ma per noi conta solo l’espressione dei suoi occhi quando ha capito che era fuori».
“L’Italia può arrivare dappertutto, può vincere sempre. Noi vogliamo arrivare a vincere – ha aggiunto il presidente della Fip Gianni Petrucci -. Anni fa avevo parlato di Nazionale più forte di sempre sulla carta, questa sulla carta non è la più forte quindi la gente è contenta perché non carico di aspettative ma io ci credo. Siamo una bella squadra, mi auguro che diverta il pubblico ma serve vincere”.