Giovedì si ritroveranno di fronte in un derby che profuma di ultima spiaggia: Olimpia Milano e Virtus Bologna sono le facce meno sorridenti che si notano nel mondo di Euroleague, dal momento che pensare di vedere l’Alba Berlino in fondo alla classifica non era così improbabile (lo fanno da anni, gli amici tedeschi). Bologna e Milano invece dovevano stare altrove, ma dopo 6 giornate sono ancorate nei bassifondi e non sembrano volerne sapere di rialzare la testa.
Anche se stavolta ci sono andate entrambe vicine, con le Vu nere battute in volata a domicilio dal Bayern Monaco e l’Olimpia che a Vitoria, tana del Baskonia, s’è illusa nel finale di poter ribaltare una faccenda che aveva sempre sorriso agli avversari. Altre due battute d’arresto, e fanno 10 ko. su 12 gare stagionali. Magra consolazione: almeno una delle due giovedì vincerà.
Sprazzi di Olimpia, ma Mirotic non basta
Vero è che la quinta sconfitta in 6 gare di Milano ha un volto differente dalle precedenti, anche se la sostanza poco cambia: difficoltà ataviche nel trovare la via del canestro nel pitturato per buona metà di partita, qualche sprazzo dall’arco per tenersi in linea di galleggiamento, poi anche l’illusione di poter mettere il naso davanti dopo aver agganciato i baschi, sempre avanti per più di mezzora di partita.
Nel finale punto a punto, però, il Saski ha avuto i nervi più saldi: serata magica per Trent Forrest, autore di 22 punti e chirurgico nel finale per rintuzzare ogni tentativo di rimonta di Milano. Che è uscita a testa alta, mostrando qualcosa che nelle precedenti uscite non aveva fatto vedere: senza Shields, Dimitrijevic s’è preso minuti e responsabilità, muovendo bene la palla e trovando 15 punti che potrebbero somigliare a una sorta di risveglio.
Bene anche Brooks (17 punti), bene anche Mirotic che di punti ne ha mandati a referto 21, anche se ha sbagliato due triple per il possibile pari nell’ultimo minuto, agevolando la fuga definitiva dei padroni di casa che hanno chiuso sull’88-83.
Può una sconfitta essere considerata una mezza vittoria? Per quello che ha raccontato sin qui la stagione europea dell’Olimpia, forse anche sì. Ma i numeri inchiodano i ragazzi di Messina a fondo classifica, e alla fine quello è l’unico dato che conta.
Virtus “sputata” dal ferro: Napier premia il Bayern
Se Atene piange, Sparta di certo non ride. Perché Bologna contro il Bayern ha sprecato una ghiotta opportunità per sbloccarsi a ridosso del derby dell’Unipol Forum di giovedì sera: partita bene, ha pagato a caro prezzo un blackout nel secondo quarto (21-8 di parziale bavarese), vedendosi poi costretta a un’affannosa rincorsa che ha prodotto la parità e poi il controsorpasso a metà del quarto periodo grazie alle giocate del solito Shengelia.
Da quel momento in poi è stata pura bagarre: Toko ha fatto quello che ha potuto per tenere la Virtus avanti, Shabazz Napier ha rimesso sempre in carreggiata il Bayern, evitando che Bologna potesse andare oltre il possesso pieno di vantaggio. Alla fine, tra challenge e tiri sputati dal ferro, il punto esclamativo l’ha messo proprio l’ex Olimpia a 5 secondi dalla fine, infilando la tripla del +3 prima del valzer della lunetta (2/2 per Morgan e Harris) e dell’ultima Ave Maria ancora di Morgan, rispedita al mittente dal ferro (84-87).
A fatica si ricorda un derby di Eurolega così “povero” in termini di numeri e di classifica: per Milano e Bologna sarà l’ultimo appiglio per evitare di ritrovarsi già fuori dalla mischia che conta a nemmeno un quinto del cammino.