Più regale che principesca. Ma il concetto poco cambia: la Virtus a Monte Carlo si regala una serata da sogno, sbancando il Principato per 83-59 e prendendosi la prima vittoria del suo percorso stagionale in Eurolega.
Vittoria da dedicare in tutto e per tutto ad Achille Polonara, che dal divano di casa si sarà goduto una prova sopraffina mandata a referto dai compagni, che non chiedevano di meglio che una serata così sia per omaggiare il buon Achille, sia soprattutto per cancellare la delusione per il finale della gara d’esordio contro lo Zalgiris, che era costato il primo stop in ambito continentale.
- Al Salle Gaston Medecin non c'è stata partita
- Cecchini dall'arco
- La scossa del Monaco non è mai arrivata
- Difesa e sostanza
- Hackett top scorer italiano in Eurolega
Al Salle Gaston Medecin non c’è stata partita
Al “Salle Gaston Medecin” non c’è stata proprio partita: detto della motivazione ulteriore per dedicare il successo a Polonara, va poi preso atto che lo spauracchio Mike James ha fatto soltanto il solletico, predicando peraltro nel deserto (quanti problemi per i monegaschi, che erano stati tenuti a 65 punti anche da Valencia all’esordio: aspettando Kemba Walker, i conti decisamente non tornano).
Ma è stata la Virtus stessa a imporre il proprio ritmo sin dalla palla a due, mostrando carattere e soprattutto la pazienza nel far girare la palla e costruire tiri aperti che sono andati il più delle volte a bersaglio. Stravinta la battaglia a rimbalzo (46 a 35), nemmeno iniziata quella dei tiri dall’arco (16/31 contro 4/22), il resto è stata pura accademia. Anzi, una piccola lezione di gioco.
Cecchini dall’arco
Banchi in avvio è ripartito dai cinque che aveva schierato all’inizio contro Kaunas, e quindi da Cordinier, Belinelli, Shengelia, Hackett e Dunston. E in avvio è proprio il francese Cordinier a mettersi in ritmo per primo, trovando canestri in area e difendendo forte sugli esterni monegaschi.
Poi è il turno di Belinelli: giro in lunetta da tre liberi e una tripla bella come il sole per confezionare il primo allungo, giusto per far capire al resto d’Europa che la mira (come ha scoperto a proprie spese Varese domenica scorsa) è ancora quella dei giorni migliori.
La scossa del Monaco non è mai arrivata
Quando anche Lundberg, appena messo piede in campo, capitalizza la prima bomba della sua serata, ecco che sulla panchina di Monaco si cominciano ad avvertire i primi pruriti.
Non c’è nemmeno da far dannare troppo l’anima a Shengelia, che i primi punti della sua serata li trova a inizio secondo quarto, spedendo le Vu nere per la prima volta avanti in doppia cifra. Ogni tiro dall’arco tentato dai ragazzi di Banchi trova puntualmente la retina: Dobric, Smith (due volte), Shengelia e ancora Lundberg portano Bologna avanti di 15 punti a un tiro di schioppo dall’intervallo lungo, lasciando intendere che i giochi siano più o meno fatti e obbligando Sasa Obradovic a fermare a più riprese l’incontro. Ma la scossa tanto attesa non arriverà mai.
Difesa e sostanza
Perché la Virtus è in serata di grazia, e nonostante il 5-0 di parziale in favore dei monegaschi col quale si apre il terzo quarto non c’è modo di andarla a riprendere. Anche perché Belinelli è bello caldo (altra tripla per il +16) e con un quarto d’ora abbondante sul cronometro si capisce che servirebbe quasi un miracolo ai padroni di casa per ritornare a contatto.
La grandinata di triple bolognesi (anche Mickey partecipa alla festa, mentre Dobric sulla penultima sirena trovi la retina praticamente da casa sua) scavano un solco che va aumentando a dismisura anche nel quarto periodo, dove ormai si gioca solo per onor di firma ma dove la mira della Virtus si mantiene su livelli piuttosto pronunciati, fino a sfiorare i 30 punti di vantaggio.
Hackett top scorer italiano in Eurolega
I due segnati tra i fischi da Blossomgame a pochi secondi dalla fine (con le panchine già in campo) mitigano a 24 i punti di distanza, ma la batosta per la formazione del principato resta piuttosto evidente, con il solo James in doppia cifra (14) e l’ex Jaiteh nemmeno sceso sul parquet.
I numeri di Bologna sono di tutt’altra pasta: Lundberg si prende la palma di top scorer di serata a quota 14, dimostrando di essere un elemento di sicura affidabilità (era all’esordio stagionale in Eurolega). Belinelli dice 13, Shengelia e Smith (che firma 4 canestri su 5 dall’arco) chiudono a 12, ma anche Dobric con 9 punti e due assist comincia a far vedere sprazzi del giocatore che a Bologna tutti aspettano di vedere. Hackett, che ha fatto 8 punti, è diventato il top scorer italiano all time in Eurolega con 2283 punti.
Per Banchi è un altro esame superato a pieni voti: i cali di tensione che sono costati la vittoria contro lo Zalgiris fanno già parte del passato, e dopo una prova simile (il Monaco ha tirato col 32% dal campo) qualcuno anche in Europa avrà cominciato a prendere appunti.