Straordinaria chiusura dei campionati europei di Roma nel nuoto in acque libere per l’Italia. Gli azzurri hanno trionfato nella staffetta mista 4×1250 metri del Lido di Ostia. Medaglia anche nei tuffi, con Lorenzo Marsaglia e Giovanni Tocci che vincono l’argento nei sincronizzati dal trampolino da 3 metri maschile.
- Europei di Roma: capolavoro della staffetta mista azzurra in acque libere
- Europei di Roma: Marsaglia e Tocci argento nei tuffi sincronizzati
- Europei di Roma: un'edizione trionfale per la spedizione azzurra
Europei di Roma: capolavoro della staffetta mista azzurra in acque libere
Rachele Bruni, Ginevra Taddeucci, Gregorio Paltrinieri e Domenico Acerenza hanno compiuto un vero e proprio capolavoro nella staffetta conclusiva delle gare di nuoto. Sempre in testa fin dalla prima frazione, solo Acerenza si è fatto superare a metà della sua, l’ultima, dall’ungherese Kristof Rasovszky, per poi sorpassarlo nel finale con un’azione assolutamente irresistibile, chiudendo col tempo di 59’43″1 e precedendolo sul traguardo di 10″8. Al terzo posto la Francia, staccata di 25″2.
Europei di Roma: Marsaglia e Tocci argento nei tuffi sincronizzati
Nella gara individuale di ieri avevano conquistato l’oro e il bronzo, oggi, dal trampolino da 3 metri, quello dall’altezza più classica, è arrivato l’argento per Lorenzo Marsaglia e Giovanni Tocci, col punteggio di 387,51. I due azzurri sono stati battuti soltanto dai britannici Anthony Harding e Jack Laugher, dominatori con 412,83 punti, il bronzo l’hanno vinto gli ucraini Oleksandr Horshkovozov e Oleg Kolodiy con 384,39.
Europei di Roma: un’edizione trionfale per la spedizione azzurra
Tra nuoto in vasca, nuoto in acque libere, nuoto sincronizzato, tuffi e tuffi da grandi altezze l’Italia ha raccolto l’incredibile numero di 67 medaglie, 24 d’oro, 24 d’argento e 19 di bronzo, stravincendo ovviamente il medagliere. E pensare che senza la cancellazione della 25 km di ieri le medaglie avrebbero potuto essere cinque in più: un oro, due argenti e due bronzi.
Un bilancio trionfale, che va ad affiancarsi ai 9 ori, 7 argenti e 6 bronzi messi insieme ai Mondiali di Budapest del mese scorso, a dimostrazione di quanto stia lavorando bene la federnuoto, valorizzando i propri campioni già affermati e puntando forte sui giovani. Chi pensava che i ritiri di Federica Pellegrini e Tania Cagnotto avrebbero lasciato un vuoto nel nostro movimento degli sport acquatici ha dovuto ampiamente ricredersi.