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Europei Volley, Mazzanti rivoluziona l'Italia. Volti nuovi, rinunce, scommesse e trazione offensiva

Il commissario tecnico ha diramato nelle scorse ore la lista delle 14 convocate per la rassegna, con diverse sorprese ed esclusioni eccellenti che hanno finito per alzare notevolmente la pressione

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Tra meno di una settimana è tempo di Europei, dove l’Italia del volley si presenta da detentrice di entrambi i trofei, sia quello maschile che quello femminile.

E saranno proprio le ragazze ad aprire le danze, con la manifestazione continentale che aprirà i battenti nella splendida cornice dell’Arena di Verona, che a ferragosto si vestirà a festa per quello che si spera essere l’inizio di un’altra meravigliosa cavalcata verso l’oro.

Le 14 convocate dell’Italvolley femminile

Per questo il commissario tecnico Davide Mazzanti ha diramato nelle scorse ore la lista delle 14 convocate per la rassegna, con diverse sorprese ed esclusioni eccellenti che hanno finito per alzare notevolmente la pressione attorno a una squadra che, se non proprio condannata a vincere, sa bene di dover dimostrare a se stessa, prima ancora che al mondo che la circonda, di meritare credito fiducia.

Mazzanti invero era già finito sulla graticola dopo l’ultimo mondiale, quello disputato lo scorso anno, chiuso al terzo posto ma soprattutto con lo sfogo di Paola Egonu, decisa ad abbandonare la nazionale a tempo indeterminato (in realtà l’esilio della nuova giocatrice di Milano è durato meno di 9 mesi).

Volti nuovi e non solo

E dopo la non troppo convincente corsa in Nations League, utilizzata più per sperimentare che non per puntare al bersaglio grosso (la Turchia di Guidetti ha interrotto la corsa delle azzurre nei quarti di finale), l’Europeo diventa una tappa fondamentale nel percorso che dovrà portare a Parigi 2024, dove l’obiettivo dichiarato va nella direzione di una medaglia da portare a casa, cosa mai accaduta in passato.

Incassata la fiducia del presidente federale Manfredi, Mazzanti ha tirato per la sua strada.

La “scommessa” Antropova

Ha ripreso Egonu sotto la sua ala, ha aggiunto elementi di esperienza già rodata come Alessia Orro e Martina Lubian, soprattutto ha accettato la “scommessa” Antropova, la giocatrice rivelazione dell’ultimo campionato italiano, freschissima di passaporto appena ottenuto e prossima a giurare sulla Costituzione. Per farlo ha dovuto però smembrare una parte consistente del gruppo che aveva contraddistinto i suoi anni da commissario tecnico, e qualche esclusione eccellente non è passata certo inosservata.

Rinunce eccellenti

L’ultima in ordine di tempo ha riguardato Caterina Bosetti: è stata lei a far posto ad Antropova, al netto di una stagione nella quale ha faticato un po’ più del previsto a trovare la giusta continuità di rendimento.

Prima di lei erano rimaste fuori Ofelia Malinov, Alessia Gennari, Cristina Chirichella e soprattutto Monica De Gennaro, il libero che a 36 anni rimane uno dei migliori interpreti nel ruolo a livello internazionale, che in cuor suo sperava (e credeva) di poter concludere la sua parabola azzurra proprio a Parigi, prima di lasciar spazio alle giovani colleghe.

Fersino e Parrocchiale invece hanno ricevuto un’investitura anticipata: soprattutto Fersino, migliora ricevitrice dell’ultima regular season, sarà chiamata a un compito gravoso in ricezione, specie se Mazzanti dovesse concedere diversi minuti ad Antropova, schierata in posto 2 (in posto 4 in teoria viene prima Egonu).

Una squadra votata all’attacco

Rinunciare a Moki De Gennaro non deve essere stato semplice, ma offre l’idea della “scommessa” (si torna sempre lì) piazzata dal commissario tecnico, che evidentemente ha scelto di puntare su una squadra votata all’attacco, prendendosi il rischio di concedere qualcosa in più in difesa o in ricezione.

Oppure semplicemente è stata la presa di coscienza che fosse giunta l’ora di effettuare un deciso ricambio generazionale, come dimostrano anche le chiamate di elementi come Sylvia Nwakalor, Loveth Omorouyi e Federica Squarcini.

Quest’ultima completerà la batteria di centrali che già vede impegnate le titolari Danesi e Lubian: averne portate solo tre in virtù dell’infortunio di Mazzaro a detta di molti rappresenta un altro rischio che Mazzanti s’è voluto prendere, anche se al riguardo pesano gli infortuni di Fahr e Mazzaro che hanno privato il CT di prospetti di esperienza e affidabilità.

Largo alle giovani

L’Italia che si presenterà al via dell’Europeo lo farà nel sestetto titolare con Sylla e Pietrini schiacciatrici, Egonu opposto, Bosio (oppure Orro) palleggiatrice, Danesi e Lubian centrali e Fersino libero.

Sono almeno tre i cambi rispetto al sestetto che due anni fa sconfisse la Serbia a domicilio, riportando l’Italia sul tetto d’Europa dopo la delusione dei giochi di Tokyo (non ci sono più Malinov al palleggio, Chirichella al centro e De Gennaro libero).

Difficile dire ora quanto le scelte operate potranno pagare dividendi: Mazzanti ha gran parte dell’opinione pubblica contro e sa di giocarsi moltissimo nelle prossime tre settimane.

Ringiovanire non sempre è un male, anzi l’Italia al maschile di De Giorgi lo dimostra, ma l’avventura continentale si aprirà con tanti punti di domanda. Ma si spera anche con un titolo in più in bacheca, quello mondiale delle ragazze dell’Under 19: in Croazia, le azzurrine guidate da Michele Fanni hanno operato una clamorosa rimonta nei quarti, battendo le padrone di casa per 3-2 dopo essere state sotto di due set, trascinate dalle due Esposito (26 punti per Lisa, 18 per Erika) e attese ora in semifinale dagli USA. Nulla da fare invece per i maschi dell’Under 19, caduti a sorpresa proprio nei quarti contro la Corea del Sud.

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