Adesso è davvero finita. Dopo quasi mezzo secolo nel grande Circus iridato della Formula 1, Ross Brawn ha deciso di dire basta e andare in pensione. L’ingegnere inglese lascerà così il ruolo di direttore generale e responsabile sportivo Motorsport per la Formula 1. Incarico che ha coperto nelle ultime sette stagioni dopo aver lavorato e vinto tanto per Benetton, Ferrari, Honda, BrawnGP e Mercedes.
La scelta di Brawn
Per Brawn è dunque arrivata l’ora dei saluti dalla Formula 1, come ammesso al sito ufficiale del Mondiale: “È il momento giusto per ritirarmi, abbiamo svolto la maggior parte del lavoro voluto da Liberty Media e ci troviamo ora in un periodo di consolidamento, ma so che questo sport avrà un gran futuro“.
La posizione ai vertici della F1 rimarrà così il suo ultimo incarico nel mondo del motorsport: “Ho amato tutto ciò che ho fatto negli ultimi anni. Mi ero allontanato dall’idea di voler far parte di una squadra. Quello che ho fatto era l’unica cosa che avrebbe potuto avere un appeal, un lavoro fatto per passione”.
La carriera dell’ex Ferrari
Brawn è stato protagonista di fatto in tutta la carriera di Michael Schumacher. I due hanno vinto insieme sia i due titoli in Benetton nel 1994 e nel 1995 che i cinque in Ferrari dal 2000 al 2004. Poi dopo la Honda, il miracolo sportivo con il Mondiale 2009 vinto dalla sua BrawnGP grazie a Jenson Button.
L’ultima sua squadra, fino al 2013, è stata la Mercedes. Poi dal 2017 l’incarico nella FOM. Ad Autosprint ha parlato così delle Frecce d’Argento: “Hanno avuto un anno strano, la macchina è stata sfidante. I piloti non hanno mai mollato, conosco quelle persone e il prossimo anno torneranno più forti”.
Le parole sul Cavallino
L’ingegnere inglese ha avuto modo di parlare anche della Scuderia di Maranello: “La Ferrari ha compiuto un altro passo e andrebbero fatti i complimenti per le solide prestazioni e i progressi fatti. Il secondo posto in entrambi i campionati è una buona base sulla quale costruire per il prossimo anno“.
Secondo Brawn, quindi la Ferrari nel 2023 potrà essere in grado di lottare per i due titoli mondiali, ma bisognerà fare i conti con la Red Bull e Max Verstappen. Sull’iridato ha detto: “Si è confermato campione, migliorando il proprio livello”. Nel prossimo campionato non sarà certo facile batterli.