I numeri dicono tutto sulla tragica stagione di Sebastian Vettel: in 11 gare il pilota tedesco ha ottenuto appena 17 punti, solo in cinque occasioni è riuscito ad arrivare nei primi dieci, e non è andato oltre il sesto posto. Nelle ultime cinque gare il rendimento è andato peggiorando, con appena un punto conquistato tra Belgio, Italia, Mugello, Russia ed Eifel.
Per molti addetti ai lavori il driver della Ferrari è in crisi dalla scorsa stagione, e farebbe meglio a fermarsi. Non per la Racing Point, futura Aston Martin, che ha creduto in lui facendogli firmare un contratto di più anni dal 2021.
Secondo il team principal Otmar Szafnauer le cause della crisi di Vettel non sono da ricercare nel pilota, bensì nella stessa scuderia di Maranello: “Nella nostra squadra remiamo tutti nella stessa direzione e abbiamo una buona atmosfera di lavoro. Una cultura in cui non biasimiamo nessuno per aver commesso un errore”, è la sua dichiarazione a Sport1, chiaro riferimento alle critiche di Binotto nei confronti del quattro volte campione del mondo.
“A Seb il nostro ambiente piacerà e sono sicuro che rifiorirà. Non credo che un pilota di 33 anni dimentichi come si guida una vettura di Formula 1 nella notte. Deve esserci qualcos’altro“, ha ribadito il dirigente della Racing Point.
“Lo aiuteremo a ritrovare le qualità che lo hanno reso un campione. Lui a sua volta ci indicherà la direzione nella quale dobbiamo sviluppare la squadra e la vettura. Cosa fanno team di punta come Ferrari e Red Bull in modo diverso da noi? Questo ci aiuterà a fare il passo successivo”.