Sebastian Vettel in un’intervista al podcast di Formula 1 ‘Beyond The Grid’ ha confessato tutta la sua amarezza per aver fallito in Ferrari. Il pilota tedesco quattro volte campione del mondo era sbarcato a Maranello nel 2015 con grandi speranze, ma non è riuscito ad andare oltre due secondi posti nei cinque anni trascorsi con il Cavallino, fino al climax negativo del 2020.
“Non credo che mi guarderò indietro e non credo che avrò dei rimpianti, è vero che mi ero posto l’obiettivo di vincere il campionato del mondo con la Ferrari e non ci sono riuscito, quindi ho fallito“.
Vettel ritorna su una serie di errori e decisioni compiute in passato che hanno influenzato negativamente l’avventura in rosso: “Ci sono state cose che avrei dovuto fare meglio, altre che forse avrei dovuto vedere in anticipo, battaglie che forse non avrei dovuto affrontare, ma d’altra parte credo che tutto quello che è successo mi abbia portato dove sono ora, e non parlo delle cose che accadono in pista”.
“Quando, ad esempio, ho perso il controllo della monoposto a Hockenheim (nel 2018) in condizioni di metà bagnato e metà asciutto, è stato considerato un punto basso, ma non è di questo genere di cose che sto parlando. Comunque, se devo giudicarmi in modo duro e onesto, ho fallito. Ci sono ragioni? Probabilmente sì ma non cerco scuse. Quindi, qualunque cosa sia successa, credo mi abbia anche fatto fare un passo avanti, ad un livello successivo”.
Il pilota tedesco va più in dettaglio nella sua disamina, alludendo ad alcuni contrasti interni al team: “Guardando indietro ci sono state situazioni che non avrei dovuto affrontare anche se in alcuni casi credo di aver avuto ragione, la mia natura mi ha portato a farlo, affrontando piccole battaglie e scontri. In definitiva capisco che sono passaggi in cui si matura e, cosa importante, non ho rimpianti, sono felice di andare avanti”.