La Ferrari spera nella grazia affidandosi ad un nuovo fondo che, stando alle ultime indiscrezioni, debutterà questo fine settimana per il GP d’Austria. Sarà uno dei primi passi verso ulteriori aggiornamenti (si parla di una rivisitata sospensione posteriore) che saranno messi alla prova anche nel successivo appuntamento di Silverstone, e che delineeranno la traiettoria prestazionale che la SF-25 seguirà per il resto della stagione.
- In Austria debutta il nuovo fondo della Ferrari, ma per la sospensione posteriore forse bisogna aspettare
- La cautela di Vasseur (che non parla di aggiornamenti)
- Villeneuve critico: "Pressioni su Vasseur? Di solito a questo punto i team principal vengono licenziati"
- "La Ferrari sbaglia nell'alimentare aspettative che poi sono deludenti"
In Austria debutta il nuovo fondo della Ferrari, ma per la sospensione posteriore forse bisogna aspettare
Insomma, le prossime gare, incluse Belgio e Ungheria, ci daranno una indicazione di massima su quanto potranno essere competitive le rosse durante la stagione. Il lasso di tempo per valutare gli aggiornamenti sarà più lungo del previsto però, visto che da quanto risulta dalle ultime indiscrezioni, riportate da Carlo Vanzini, la nuova sospensione posteriore potrebbe non essere implementata nel Gran Premio di Gran Bretagna, ma slittare al successivo appuntamento.
Questo spiega il tenore delle consuete dichiarazioni alla vigilia di un GP di Frédéric Vasseur, che in prossimità della gara di Spielberg non scende nel dettaglio delle modifiche apportate alla monoposto (neppure accennando al nuovo fondo che, come abbiamo detto, esordirà questo fine settimana).
La cautela di Vasseur (che non parla di aggiornamenti)
Il team principal della Ferrari si è concentrato sulle caratteristiche della pista di Spielberg, sulla sua velocità e sulla possibilità che i distacchi possano essere “molto ridotti”, in cui “anche pochi millesimi possono fare una notevole differenza”. Ha quindi citato le difficoltà legate anche ai dislivelli e al fatto che la maggior parte delle curve siano destrorse: “Sarà fondamentale quindi riuscire a mettere insieme tutto“, parlando del lavoro svolto con la vettura.
Come si vede, nessun accenno al nuovo fondo, una delle modifiche studiate per migliorare il carico aerodinamico della monoposto operando sull’altezza da terra della vettura. E ovviamente neppure all’elemento che potrebbe segnare una svolta, vale a dire la sospensione posteriore aggiornata.
Vasseur ha assicurato che a Maranello hanno lavorato “per incastrare al meglio tutto ed ottenere la migliore prestazione”, con Charles Leclerc e Lewis Hamilton “determinati a fare il massimo su una pista che spesso offre le gare più spettacolari del campionato”.
Villeneuve critico: “Pressioni su Vasseur? Di solito a questo punto i team principal vengono licenziati”
Stop. Niente proclami roboanti, anche perché sarebbero fuori luogo. Eppure una voce autorevole come Jacques Villeneuve ha sottolineato come questo sia l’errore che compie da alcuni anni a questa parte Maranello.
Parlando con il portale BetVictor, il pilota e commentatore ha anzitutto sottolineato il fatto che è normale che Vasseur sia sotto pressione, “in Ferrari è una cosa ordinaria, anche perché lui è al suo terzo anno di attività con il team”. E ha notato a tal proposito: “Di solito è proprio a questo punto in cui i team principal della Ferrari vengono licenziati. Ed è successo anche ai piloti, come Vettel, Alonso, Prost o Mansell. O trionfi, oppure sei all’estremo opposto. Fare il team principal della Ferrari è come camminare sui carboni ardenti”.
“La Ferrari sbaglia nell’alimentare aspettative che poi sono deludenti”
Quindi l’affondo sulla comunicazione di Maranello: posto che è “difficile pensare ad una Ferrari che non vince”, perché guardare già al 2026 “sarebbe una cosa logica a questo punto, ma è comprensibile che un marchio del genere non se lo può permettere”, è anche vero, secondo Villeneuve, che le illusioni non andrebbero alimentate.
“La Ferrari non riesce ad imparare il fatto che non deve creare aspettative che poi vengono disattese. Avevano detto anche nel 2023 che la vettura che avrebbero fatto debuttare sarebbe stata la più veloce di sempre, ma poi la SF-23 si è rivelata un insuccesso. Loro continuano a fare questo errore, e non capisco perché”, ha concluso l’ex campione del mondo di F1 nel 1997.