Virgilio Sport

F1, Domenicali orgoglioso e carico: grandi speranze per il 2023

Alla Gazzetta dello Sport, il Presidente della F1 Stefano Domenicali elogia il proprio lavoro e i risultati del 2022. Sulla Ferrari, confida in Leclerc e Sainz.

Pubblicato:

Si è chiuso il secondo anno di Stefano Domenicali come presidente della F1, e i risultati sono fin qui molto positivi. La massima categoria mondiale del Motorsport è tornata ad avere un’attenzione planetaria, con nuovi GP in nuove parti del mondo e spettacolo alle stesse anche grazie al cambio di regolamento tecnico introdotto proprio in questa stagione.

In una lunga intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, Domenicali parla anche di Mattia Binotto, della Ferrari e della coppia piloti Leclerc-Sainz, dal presidente F1 vista come in grado di competere per il titolo mondiale.

Domenicali sul 2022: “Ecco perchè il campionato è finito presto”

Alla Rosea, Domenicali parla della stagione 2022, analizzando il dominio Red Bull che di fatto ha vinto 15 GP solamente con Max Verstappen. Un dominio che non fa bene allo spettacolo e che invece non ha influito sul seguito che la F1 ha avuto in questa stagione.

Oltre a questo, Domenicali crede ancora nel budget cup e si augura la competizione più trasparente e livellata possibile:

“Il campionato è finito presto per due motivi, per il lavoro incredibile della Red Bull che ha annullato il gap dalla Ferrari di inizio anno, e per la crescita della Mercedes avvenuta solamente a fine competizione; i cambi regolamentari ci hanno soddisfatto, abbiamo visto la lotta tra piloti anche in circuiti dove non era solito ci fosse e con il budget cup mi attendo una competizione più ravvicinata e quantitativamente numerosa, anche se in questo sport ci sono sempre state fasi di dominio. Il livello dei piloti stesso è elevato, analizzando i distacchi in qualifica sono tutti al top. Il tetto alle spese è un elemento utile, ma epocale: questo mondo avrà così finalmente una stabilità finanziaria nel lungo periodo; ho fiducia nella Federazione e nelle misure intraprese nei riguardi della Red Bull. Il sistema deve essere credibile in toto: F1, Fia, Scuderie, Costruttori e organizzatori, siamo al top del livello, ma basta un minimo per arretrare”.

Domenicali sulla Ferrari: “Auguro il meglio a Binotto. La Rossa deve ritrovare equilibrio”

Con il suo passato alla Ferrari, impossibile non fosse posta a Domenicali una domanda sul Cavallino Rampante, arrivata seconda sia nel campionato piloti (con Leclerc, ndr) sia in quello Costruttori. Nonostante questi risultati all’apparenza buoni, la scuderia di Maranello è la grande delusa del 2022 data la strabiliante partenza che aveva visto Leclerc molto superiore a Verstappen.

L’addio di Mattia Binotto è la normale conseguenza di questa delusione, ma ad ogni modo Domenicali vede un futuro ottimo per la Rossa, elogiando anche la coppa di piloti formata da Charles Leclerc e Carlos Sainz:

“Conosco bene la Ferrari e Mattia Binotto, a Maranello occorre trovare un nuovo equilibrio con una nuova guida che si dovrà rapportare a struttura e piloti. Mantenere la propria struttura garantisce risultati nell’immediato, ma il Cavallino Rampante ha senz’altro valutato che potrebbe servire così maggior tempo per ripartire. Hamilton e Verstappen sono i numeri uno, ma Leclerc e Sainz possono arrivare in cima, ognuno con le sue carte; la loro convivenza dipende da come sarà gestito il rapporto in quanto il compagno di squadra è il primo avversario in F1. Nel breve periodo immagino una lotta tra tre Team, con qualche possibile inserimento nella seconda parte della stagione: nel 2024 vedremo i frutti degli investimenti delle Scuderie relativi a infrastrutture e tecnici, dovrebbe essere una competitività media maggiore”.

Sul futuro si mostra cauto: “Serve equilibrio tra innovazione e tradizione”

Al momento ci sono 20 vetture in griglia e 24 GP in calendario. Per Domenicali il numero di piloti va benissimo così nonostante ci possano essere fino a 26 caselle disponibili e alcuni costruttori che stanno provando a entrare (vedi Porsche, ndr).

A livello di GP la stagione è già estremamente satura, come hanno lamentato anche quasi tutti i piloti, e proprio per questo Domenicali va cauto con gli ampliamenti, specialmente in luoghi con poca tradizione automobilistica come Estremo Oriente e Africa:

“Già con 20 vetture le gare sono eccellenti, Andretti e altri si sono candidati a presenziare nella griglia, che può disporre di 26 caselle, Porsche a parte, altre novità potrebbero essere presenti; non possiamo invece introdurre altri GP, il calendario quanto a logistica e impegno delle persone è saturo. Ci sono richieste dall’Africa e dall’Estremo Oriente, ma serve equilibrio tra innovazione e tradizione. L’Italia per tradizione merita un suo posto, ma oltre alla storia occorrono infrastrutture e flessibilità, quindi investimenti”.

Ai canali ufficiali della F1 invece confessa la sua soddisfazione per essere stati in grado di organizzare ben 6 Sprint Race nel mondiale 2023, invece delle 3 del 2022:

“Abbiamo riscontrato una reazione estremamente positiva durante gli eventi Sprint di questi due anni e siamo felici di aver ampliato questo impegno a sei gare nel 2023. Non vediamo l’ora di portare più azione a tutti i fan in giro per il mondo. Tra l’altro avremo il primo evento Sprint ad Austin, negli Stati Uniti. L’introduzione delle gare al sabato ha generato dei weekend che offrono tre giornate di intrattenimento. Tutto ciò si tratta di un valore aggiunto non solo per i tifosi, ma anche per le squadre e i partner”.

F1, Domenicali orgoglioso e carico: grandi speranze per il 2023 Fonte: Getty Images

Leggi anche:

ULTIME GALLERY

ULTIME NOTIZIE

SPORTS IN TV
E IN STREAMING

GUIDA TV:
Eventi sportivi in diretta tv oggi

SPORT TREND

Liberati dell'amianto in modo sicuro

Caricamento contenuti...