La terzultima gara della stagione, il GP del Messico, vede vincitore Max Verstappen, con l’Olandese Volante entrare nella storia della F1 per aver vinto 14 gare in una singola stagione.
Oggi la vera sconfitta è la Ferrari, con Charles Leclerc che va a muro nelle libere e poi finisce dietro al compagno di squadra Carlos Sainz. Finiscono 5° (lo spagnolo) e 6° (il monegasco).
Anche Mattia Binotto ammette la brutta gara del Cavallino Rampante, ma il team principal della Rossa comunque continua a guardare fiducioso verso il futuro.
- F1, Binotto duro: "Oggi non ha funzionato nulla"
- Sainz ammette la sconfitta: "Non potevamo fare di più"
- Charles Leclerc senza filtri: "Siamo un minuto dietro Verstappen"
F1, Binotto duro: “Oggi non ha funzionato nulla”
Un grosso problema della Ferrari è stata l’altitudine nella quale si è corso il GP del Messico, circa 2000 metri sopra il livello del mare. Una condizione che già alla vigilia destava parecchie preoccupazioni, e che si è dimostrata devastante per il motore del Cavallino Rampante.
Questo però non può giustificare un distacco simile nei confronti della Red Bull. Queste le parole di Binotto a Sky:
“Non ci sono spiegazioni così precise su quello che non è andato. Abbiamo fatto davvero fatica nel fine settimana e queste gare, un po’ come era stato a SPA, ci servono per capire i nostri limiti. Non ha funzionato niente e il bilanciamento della macchina non è stato quello giusto. Brasile? Speriamo di vedere una Rossa maggiormente competitiva e lavoreremo per questo. Cambieremo la power unit sulla vettura di Sainz? Non è da escludere“
Sainz ammette la sconfitta: “Non potevamo fare di più”
La nota positiva per lo spagnolo Carlos Sainz è che, per lo meno, è stato in grado di arrivare davanti al compagno di squadra Leclerc. Lo spagnolo ha fatto meglio del monegasco per tutto il fine settimana, ma questa è l’unica consolazione che può prendersi da questo Gran Premio.
Queste le sue parole a Sky dopo la gara:
“La vettura non era terribile da guidare oggi. Non è che ci fosse un problema enorme. Siamo consapevoli che rispetto ai tracciati con altitudine normale qua ci è mancato molto. Sappiamo che abbiamo dovuto fare un compromesso per questa altitudine e la vettura non aveva buone prestazioni questo fine settimana. E’ un peccato, dato che ho compiuto una discreta gara e mi sentivo ok con la monoposto, ma quando vai talmente piano non si può far molto. Conservativi sul motore? Questa è una domanda che va fatta al team non per me. Di certo non c’era al massimo potenziale. Non dico che su una pista normale saremmo stati in lotta per la vittoria, ma di sicuro saremmo stati più in lotta”.
Charles Leclerc senza filtri: “Siamo un minuto dietro Verstappen”
Disastroso invece il weekend di Charles Leclerc. Andato a muro nelle libere, è stato costantemente dietro il proprio compagno di squadra, pagando anche un piccolo errore dei meccanici in un pit-stop che gli ha fatto perdere un secondo in gara. Non così impattante nella lotta per le prime posizioni visto il distacco finale.
Mostruoso alla fine proprio il distacco delle due Ferrari dalla Red Bull, oltre un minuto senza safety-car, cosa particolare per la stagione. Queste le parole del Predestinato a Sky:
“Qui in Messico non avevamo passo, ci ritroviamo un minuto distanti da Verstappen che è moltissimo e fa un po’ pensare a Spa. Serve comprendere il motivo per il quale siamo così distanti. Pure oggi i problemi non erano completamente risolti, ma non bastano a spiegare tutto lo svantaggio che abbiamo avuto. Noi troppo conservativi sul motore? Serve analizzare la cosa, ma abbiamo sofferto ancora di più rispetto a prima, è stato un pessimo fine settimana e fa male dire che abbiamo massimizzato il potenziale e che siamo un minuto dietro Verstappen”.