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F1, Barrichello accusa Schumacher e Ferrari: "Ecco cosa mi dissero alla prima gara", svelato il diktat via radio

Hamilton e Leclerc se la spassano sulla neve tra sci e snowboard ma a scaldare l'atmosfera ci pensano le rivelazioni di una preferenza della Ferrari già espressa per Lewis a scapito di Charles

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Proprio mentre si parla di come Vasseur gestirà i rapporti di forza all’interno del box tra i due “galli” Lewis Hamilton e Charles Leclerc, viene da pensare che una Ferrari a due punte si è avuta raramente nel corso della storia recente. Sicuramente non durante l’era di Michael Schumacher. Lo ha detto spesso Eddie Irvine, lo ha rimarcato più volte Felipe Massa. In mezzo a loro Rubens Barrichello che più di una volta ha confermato quanto Maranello pendesse verso il Kaiser tedesco. Emblematico quanto raccontato dall’ex pilota brasiliano sulla sua prima gara in Australia.

Barrichello: 5 anni di vittorie in Ferrari… di Schumacher

Tutto ha avuto inizio e fine con lui. Incredibile ma vero. Ma non stiamo parlando di Michael Schumacher, bensì di Rubens Barrichello. Con lui la Ferrari ha dominato la F1 dal 2000 al 2004 vincendo tutto quello che c’era da vincere anche se al brasiliano sono andate le briciole. Qualche Gp e la soddisfazione dei successi tra i costruttori.

Rubinho arriva infatti a Maranello nel 2000 al posto di Irvine. Schumacher c’era già dal ’96 ma vuoi per un motivo, vuoi per un altro non aveva ancora vinto un titolo pur avendo contribuito a far tornare competitiva la Ferrari. Sarà proprio il 2000 l’anno buono con il successo all’ultima gara nel testa a testa con la McLaren Mercedes di Mika Hakkinen. Seguiranno altri 4 titoli per Schumi con Barrichello come fido scudiero.

“Abbassa i giri” il diktat della Ferrari a Barrichello

Barrichello in una dichiarazione rilasciata durante il podcast dedicato alla F1, ha ammesso che sin dalla prima gara in Ferrari gli è stato palesemente chiesto di restare dietro a Schumacher. Era il Gran Premio di Australia del 2000. A Melbourne la rossa fece doppietta: primo Schumi, secondo Rubens.

“Ero secondo – ha raccontato Barrichello – ma mi stavo avvicinando a Michael in quella gara, ma quella è stata la prima volta che ho sentito qualcosa alla radio: che dovevo abbassare i giri, o qualcosa del genere”.

Nonostante non sia la prima volta che Barrichello parla di un netto favoritismo del team nei confronti di Schumacher, Rubinho non ci ricama più di tanto: “Ero preparato a questo, semplicemente perché la pressione per me era maggiore quando non sapevo se mio padre dopo il lavoro mi avrebbe detto che non avevamo abbastanza soldi per andare alla gara di go-kart, quindi quei momenti difficili che ho vissuto mi hanno fatto preparare per la mia carriera in F1”

Il rapporto con Schumi, la pressione Ferrari

Barrichello comunque con la Ferrari riuscì a ottenere grandi soddisfazioni. Durante la sua permanenza a Maranello, vinse 9 Gran Premi, salendo diverse volte sul podio. Anche se resterà per sempre in Rubens il dubbio sul reale confronto interno con Schumacher: “Se fosse migliore di me? Penso di sì. Ma 51-49? 70-30? Non lo so. Non lo sapremo mai, perché era qualcosa che non poteva succedere, non ero lasciato libero”.

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