“Questo è un quadro realistico, è quello che questa macchina può fare su questa pista”, è spietato Sebastian Vettel dopo il tredicesimo e quattordicesimo posto della Ferrari nelle prove ufficiali del Gran Premio del Belgio, in programma domenica sul tracciato di Spa. Le monoposto di Maranello sono state perennemente in sofferenza, dai primi giri delle prime libere del venerdì al Q2 che ha visto per la prima volta dopo 8 anni eliminati entrambi i piloti del Cavallino.
“C’è stato qualcosa di molto sbagliato nell’assetto fin dal primo giorno – continua il pilota tedesco -, che non ci ha permesso di giocarci le nostre carte. Questa è la macchina che abbiamo adesso e quello che possiamo fare finora. Ha senso continuare così? Beh è il mio lavoro e mi piace. Chiaramente non è eccitante rischiare di uscire nel Q1 e fare 13esimo e 14esimo, ma dobbiamo sempre cercare di mettere tutto insieme. Stamattina sembrava che non riuscissimo neanche a entrare in Q2 e alla fine ce l’abbiamo fatta con entrambe le macchine. Non è quello che vogliamo, ma è la situazione attuale. Vediamo cosa accadrà domani”.
Il team principal Mattia Binotto ammette che il team non sa che direzione prendere: “C’è qualcosa che ci sta sfuggendo questo weekend, mi aspetto che ingegneri e tecnici lo capiranno. Situazione difficile. Non c’è dubbio. Non sono contento. Non siamo contenti come non lo può essere nessuno dei tifosi. Poi si tratta di capire e guardare avanti. Già ieri nelle prove libere ci siamo trovati in difficoltà con macchina. Non riuscivamo a far funzionare le gomme. I piloti non hanno mai avuto fiducia e non si sentivano in fiducia con la macchina. Il weekend è partito in salita. Abbiamo cambiato in tutti modi la macchina per oggi. Dal set-up, al bilanciamento al giro di uscita prima di lanciarci, ma non siamo arrivati dove volevamo”.
“Per noi è importante capire cosa è successo in questo weekend. I piloti non avevano fiducia. E oggi con la fiducia due decimi si trovavano. La giornata di ieri ha compromesso la situazione di oggi”, ha continuato il dirigente di Maranello.
“C’è qualcosa che non abbiamo capito qui, in questa pista. La macchina è sempre la stessa come quella dei rivali. A pari vetture per tutti qui c’è qualcosa che non ha funzionato. Ci aspettiamo di essere più avanti di quanto non siamo. Poi c’è anche una scelta di carico elevato pensando magari alla gara che potrebbe essere bagnata, un tentativo di fare qualcosa di diverso rispetto a quanto hanno fatto gli avversari. È penalizzante per la qualifica, lo sapevamo. Si è visto nei rettilinei, nel T1 e nel T3″.