Il ‘Gran Premio che non c’è’ in Belgio resterà negli annali di storia della Formula 1: nella (non) gara più incredibile dell’anno, Charles Leclerc ha guadagnato due punti, frutto del suo ottavo posto. Undicesimo nelle prove ufficiali di sabato, il monegasco si è ritrovato i top ten grazie alle penalizzazioni di Bottas e Norris e all’incidente nel giro di allineamento di Perez.
“La gestione della direzione di gara è stata giusta – ha spiegato Leclerc -. Siamo partiti provando con queste condizioni, ma non andava bene. Dopo, nella seconda parte, abbiamo provato a ripartire e il regolamento che c’è ci ha portato ad avere punti. Credo che sia stato giusto provare un’altra volta, ma sicuramente è molto strano avere dei punti per una gara che non è mai iniziata”.
“Alla fine la decisione di riprovare è stata giusta. Due punti? Valgono poco. Ma è la decisione di riprovare che ci ha portato ad avere punti oggi”.
Anche Carlos Sainz ha criticato l’assegnazione dei punti: “Non penso proprio che si debbano dare per una gara che non si è mai tenuta, per il mio mezzo punto non sono contento, non me lo merito. L’unico aspetto per il quale potevo essere d’accordo era quello di provare ad uscire per valutare la situazione della pista, ma abbiamo visto che non si poteva guidare. Di sicuro, non per seguire il regolamento ed ottenere i punti in questo modo, perché così non si devono proprio assegnare”.
Anche per lo spagnolo, la direzione di gara ha fatto la scelta giusta: “Le condizioni erano troppo difficili, non si vedeva niente. Quando vai a 300 km/h e non vedi nulla non si può guidare in queste circostanze, perché rischi troppo, a maggior ragione su una pista in cui possono capitare incidenti grossi”.