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F1, Horner resta alla Red Bull: il team principal scagionato dall’accusa di comportamento inappropriato

Si conclude con un’assoluzione la vicenda che ha visto coinvolto il team principal della Red Bull, Christian Horner. La scuderia, dopo un’indagine interna, lo ha scagionato dalle accuse di comportamento inappropriato

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Il mondiale F1 della Red Bull può cominciare senza distrazioni. Christian Horner sta al suo posto e la sua storia con la scuderia di Milton Keynes continua. Lo scandalo che ha visto protagonista il team principal nelle ultime settimane si conclude con un nulla di fatto e ora Horner potrà riprendere il suo posto in vista dell’inizio della stagione della Formula 1 sul circuito di Sakhir, in Bahrain.

La nota Red Bull che scagiona Horner

La comunicazione sulla fine della vicenda è arrivata direttamente dalla Red Bull che ha chiuso il caso Horner con un comunicato ufficiale: “L’indagine indipendente sulle accuse mosse contro il signor Horner è completa e la Red Bull può confermare che la denuncia è stata respinta – si legge nella nota ufficiale della scuderia – Il denunciante ha diritto di ricorso. La Red Bull è fiduciosa che l’indagine sia stata giusta, rigorosa e imparziale. Il rapporto dell’indagine è confidenziale e contiene le informazioni private delle parti e dei terzi che hanno collaborato alle indagini, pertanto non commenteremo ulteriormente per rispetto di tutti gli interessati. Red Bull continuerà a impegnarsi per soddisfare i più alti standard sul posto di lavoro”.

Le accuse nei confronti di Horner

A rendere pubblico il caso è stato il giornale olandese De Telegraaf lo scorso 5 febbraio e poi a confermarlo in maniera ufficiale era stata la stessa Red Bull che ha deciso di avviare immediatamente un’indagine interna affidata a un avvocato indipendente. La conclusione dopo alcune settimane molto agitate è arrivata proprio alla vigilia del Gp del Bahrain e vede Horner continuare il suo percorso a capo della scuderia di Milton Keynes.

Al centro dello scandalo ci sarebbero stati dei messaggi a sfondo sessuale che Horner avrebbe indirizzato a una dipendente e a complice ulteriormente la vicenda anche il presunto tentativo di “insabbiare tutto” da parte del team principal con l’offerta alla donna di una ricca somma di denaro per cancellare le accuse.

Red Bull: ora inizia il mondiale

In conferenza stampa a Sakhir anche Verstappen si era augurato una conclusione celere della vicenda, che è puntualmente arrivata. Horner è stato scagionato dalle accuse e ora torna al timone di una squadra che anche nella stagione 2024 sarò quella da battere. Si tratta, forse, di una piccola delusione per le avversarie della Red Bull che magari speravano che scandalo e l’eventuale addio di Horner avrebbero portato un po’ di distrazione in un team che fino a questo momento non ha sbagliato una mossa.

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