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F1, i consigli di Berger alla 'Rossa'

L'ex pilota Ferrari: "Serve un gruppo di lavoro e una monoposto all'altezza dei piloti, Vasseur va confermato. Enzo Ferrari non si farebbe problemi ad affiancare a Leclerc Hamilton".

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F1, i consigli di Berger alla 'Rossa' Fonte: Getty Images

“La Ferrari può tornare a lottare per il Mondiale se ha un gruppo competitivo come quello delle altre Scuderie: ho molti amici a Maranello e vorrei fosse così” esordisce Gerhard Berger interpellato da ‘La Gazzetta dello Sport’ Vasseur è un uomo di corse capace e con parecchia esperienza, ma non ce la può fare da solo; ha bisogno di persone valide al suo fianco. Per esempio in Red Bull ci sono Chris Horner, Helmut Marko e Adrian Newey: avrei visto bene un duo con Mattia Binotto, è un ingegnere brillante”.

Il segreto per l’austriaco è rappresentato dal livello del gruppo e dalla sua continuità: “Cambiare troppo spesso è dannoso: Montezemolo voleva cambiare Jean Todt perché non si vinceva il Mondiale, Schumacher si oppose e quel team è diventato il più vittorioso della storia ferrarista; Dietrich Mateschitz voleva cambiare Chris Horner dopo quattro stagioni, ma averlo tenuto ha fatto la fortuna della Red Bull. A Vasseur serve tempo: non è facile convincere ingegneri a trasferirsi a Maranello, temono di non vincere il Mondiale. C’è competizione: Aston Martin, Mercedes e tra poco Audi, non è facile avere una dirigenza che metta tutta se stessa nella Scuderia e prenda decisioni anche rischiose; bisogna proteggere il gruppo attuale e integrarlo con gente ben pagata che arrivi da fuori”.

Ci sono riflessioni sui piloti e sulla macchina: “La Ferrari dell’anno scorso poteva vincere le gare, soprattutto a inizio stagione, ma poi è incappata in errori di strategia, inaffidabilità e incostanza; al momento la Ferrari non è competitiva. Hamilton? E’ una mossa per attirare ingegneri, favorendo il ricambio: non sono i piloti il problema, Leclerc e Sainz sono forti. Leclerc è molto veloce, anche se fa qualche errore: la Ferrari ha vinto anche senza avere un numero 1 al volante, mi concentrerei su altre problematiche. Oggi il migliore è Verstappen: Enzo Ferrari avrebbe voluto facesse coppia con Leclerc, ma serve una macchina alla loro altezza; il segreto della Aston Martin è Stroll, un uomo d’affari competitivo e intelligente, abile a prendere persone di valore al posto giusto, penso a Dan Fallows e a Fernando Alonso. In questo mi ricorda Montezemolo”.

Domenicali e Coletta sono oggetto delle ultime battute: “La F1 ha una popolarità sempre maggiore, è un merito di Stefano Domenicali, grande lavoratore che ha negoziato bene con gli USA: preferirei però più tradizione, meno effetto ‘american style’. Coletta? Dirigente capace, che guida un buon gruppo, ma non potrebbe ottenere i risultati di Le Mans nei GP, è un altro tipo di competizione”.

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