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F1, GP Azerbaijan pagelle: Perez spina nel fianco di Verstappen. Segnali da Leclerc, Sainz si addormenta

Nella vittoria di Sergio Perez a Baku al Gran Premio di Azerbaijan la voglia di insidiare Max Verstappen. Finalmente si rivede un gran Leclerc in attesa di una grande Ferrari. Peccato per Sainz mentre è sempre solido Alonso. Le nostre pagelle di F1

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Cambiando l’ordine degli addendi la somma non cambia e anche Baku saluta il dominio della Red Bull nel Mondiale di F1. Ma c’è un però visto che a prendersi la scena, per il secondo giorno di fila peraltro, è stato Sergio Perez che vinto Sprint Race e Gran Premio di Azebaijan beffando stavolta uno sfortunato con la strategia Max Verstappen. Segnali di risveglia da parte della Ferrari e di Leclerc mentre Sainz si fa sorprendere da Alonso alla ripartenza. Il tutto in una gara con poche emozioni e incredibile, udite e udite, senza bandiera rossa! Ci sono invece i nostri “top e flop” di giornata. Intanto ci gustiamo le nostre pagelle dal mondo azero.

F1, pagelle Gran Premio Azerbaijan

  • Charles Leclerc (Ferrari) 8: giura amore eterno alla Ferrari e già questo basterebbe a dargli un voto alto dopo le voci sul suo passaggio alla Mercedes ma Charles mette già tanta rabbia e cattiveria sulla pista di Baku da piazzare due pole di fila e poi due gare di grande sostanza che servono al morale e muovono finalmente la classifica.
  • Max Verstappen (Red Bull) 6-: Podio nella Sprint Race e 2° in gara. Troppo poco, ci ha abituato troppo bene Super Max che per una volta è poco Super e molto “normal”. A parte l’incavolatura a suon di epiteti poco riportabili contro Russell al sabato. Anche la fortuna gli volta le spalle e sulla chiamata box il “muro” di De Vries con SC incorporata gli rovina la domenica. Ma resta alle spalle di Perez come un agnellino, roba non da lui.
  • Sergio Perez (Red Bull) 10: week end perfetto, cos’altro da dire al messicano volante? “Blasta” Verstappen non una ma due volte e se ne infischia anche di pseudo posizioni o ordini di scuderia. Così sì fa. Riuscirà a farlo per tutte le gare? Difficile pensarlo ma intanto oggi la scena se l’è presa lui e il Mondiale è quanto mai aperto, almeno ci divertiamo un po’, specie se Max si innervosisce… altrimenti sai che noia…
  • Carlos Sainz (Ferrari) 5: vorrei ma non posso per tutto il fine settimana, più lento ere geologiche del suo compagno di squadra, non ha digerito Baku tanto da addormentarsi nella ripartenza facendosi sorprendere da “nonno” Alonso.
  • Lewis Hamilton (Mercedes) 6,5: sfortunato come Max nella chiamata box prima della SC fa quello che sa fare, il campione, rimontando qualche posizione, gli manca il guizzo finale su Sainz per prendersi il 7. Ma crediamo che lui aspiri a ben altro.
  • Fernando Alonso (Aston Martin) 7: manca il podio stavolta ma mette giù la solita gara da ventenne con voglia, grinta e velocità innati. Sorprende Sainz alla ripartenza e per tutta la seconda metà gara spaventa Leclerc. Solido come non mai Nando!
  • Lando Norris (McLaren) 6,5: acchiappa di tigna un paio di punti utili in una stagione balorda con una monoposto tutta da capire ancora.
  • Yuki Tsunoda (AlphaTauri) 6: in un week end difficile per il suo compagno di squadra dimostra grande solidità sfiorando la zona punti per un soffio.
  • Lance Stroll (Aston Martin) 6,5: già riuscire nell’impresa di toccare a muro senza riportare danni è roba di gente nata con la camicia e lui di nascere fortunato se ne intende, per il resto fa una gran bella gara, inchinandosi solo a sua maestà Hamilton.
  • Oscar Piastri (McLaren) 5,5: becca 10 secondi e diverse posizioni in più del suo compagno, tanto vale per prendere un’insufficienza che esula dalle difficoltà di casa McLaren.
  • George Russell (Mercedes) 6,5: il suo week end verrà ricordato per il giro veloce, facile facile con gomme morbidissime all’ultimo giro ma soprattutto per aver fatto incavolare Verstappen al sabato. Prima di lui ci era riuscito solo Ocon in un lontano Gp del Brasile. Onore al merito!
  • Esteban Ocon (Alpine) 5: gioca il jolly di restare in pista con le stesse gomme della partenza aspettando una safety car nel finale che non arriverà.
  • Alexander Albon (Williams) 6: fa una grande partenza ma non gli basta per flirtare con la zona punti.
  • Valtteri Bottas (Alfa Romeo) 4: l’Alfa Romeo è un paracarro e lui fa molto poco per tirarsi fuori dai bassifondi della classifica.
  • Logan Sargeant (Williams) 3: a muro sabato mattina, salta la Sprint Race, corre la gara ma non se ne accorge nessuno. Basta come motivazione?
  • Guanyu Zhou (Alfa Romeo) 5: la sua gara, già difficile con una macchina lenta (vedi Bottas) finisce pure prima per un problema, uno dei tanti.
  • Nico Hulkenberg (Haas) 5,5: anche lui gioca il jolly come Ocon ma la fortuna gli gioca un brutto scherzo.
  • Kevin Magnussen (Haas) 5-: gara anonima, almeno il suo compagno ha provato a fare qualcosa.
  • Pierre Gasly (Alpine) 5: week end complicato per il francesino che dopo il botto nelle prove corre senza infamia e senza lode in mezzo al traffico.
  • Nyck De Vries (AlphaTauri) 2: come le volte in cui è andato a muro, venerdì e domenica, insomma viene da pensare che per lui andare a Monzaco potrebbe essere più che un problema. Verranno giorni e week end migliori, dai!

GP Azerbaijan: il top di Baku

Non può non essere che Sergio Perez il supertop del Gran Premio di Baku. Questo si è messo davvero in testa di voler lottare per vincere il Mondiale. Insomma come Bottas prima di lui in Mercedes avrà pane per i suoi denti ma intanto si prende i riflettori di Baku e sogna. Ad ora non costa nulla…

GP Azerbaijan: il flop di Baku

Appare più che appannato Carlos Sainz. Come ogni anno ci mette un’eternità a capire la Ferrari. La botta morale presa in Australia ha forse fatto il resto. A Baku non ingrana mai e di Leclerc vede sempre e solo il retrotreno. Ci mette anche del suo facendosi passare da pivello da Alonso.

Mondiale F1: prossima tappa Gp Miami USA

La Formula 1 non si ferma. Anzi, lascia l’Europa e nel giro di pochi giorni attraversa l’Oceano per volare negli Stati Uniti dove nel prossimo week end si corre il Gran Premio di Miami. Lo scorso anno qui vinse la Red Bull di Max Verstappen davanti alle Ferrari di Charles Leclerc, che era partito in pole, e di Carlos Sainz.

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