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F1, pagelle GP Belgio: Verstappen extraterrestre. Ferrari, gioie e dolori: Leclerc batte un colpo, Sainz impacciato

Voti, pagelle, top e flop in salsa belga dal Gran Premio del Belgio tredicesima prova del Mondiale di F1 dominata dal solito Verstappen l'alieno davanti a Perez e un ottimo Leclerc, sfortuna "colpevole" per Sainz

Pubblicato:

Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Una F1 in mezzo a tante F2. La battuta l’ha fatta Toto Wolff e non è così lontana dalla verità. Perchè gira e rigira vince sempre lui. E sono 8 di fila! Max Verstappen ha fatto il mattatore nel Gran Premio del Belgio, tredicesima prova del Mondiale di Formula 1 2023. Alle sue spalle il solito vuoto o quasi di chi proprio non ce la fa a stargli dietro nemmeno avendo la stessa monoposto. Vedi il “povero” Sergio Perez sverniciato dopo 17 giri con irrisoria facilità.

Prima della sosta estiva si prende un premio di consolazione la Ferrari che torna sul podio con Charles Leclerc mentre mastica amaro Carlos Sainz la cui gara è finita quasi subito, alla curva 1 toccato da Piastri, ancor prima del ritiro a metà gara. Li ritroveremo sicuramente tutti o quasi tra i “top e flop” della domenica tra le Ardenne con le nostre pagelle.

F1, pagelle Gran Premio del Belgio – Spa

  • Max Verstappen (Red Bull) 10 e lode: cosa vuoi dargli a uno che domina la prima parte della stagione come ha fatto lui? In Belgio ha fatto man bassa di tutto, pole al venerdì (al netto della penalità), pole al sabato, vittoria della Sprint Race e vittoria della gara la domenica. Nessuno come lui, punto. Fine dei giochi. Ma non da ora.
  • Charles Leclerc (Ferrari) 8: lo vorremmo così sempre, in palla, lui e la sua Ferrari. Non è stato sempre così e questo lo sappiamo. Il “predestinato” (mai appellativo fu più scarognato) ha fatto 44 giri di una consistenza unica al netto di una SF-23 che quando arrivi in pista non sai mai se “po’ esse fero o po’ esse piuma, cit”. Questo podio è sicuramente un punto di partenza sperando di ritrovare lui e la rossa sempre davanti.
  • Sergio Perez (Red Bull) 7: per una volta parte col vantaggio, invece di iniziare lui dalle retrovie; è l’altro, Max, a partirgli dietro. Chissà cosa avrà pensato il buon Checo quando si è visto la Red Bull dell’olandesone negli specchietti, al giro 17, forse prima del previsto. Impotente nella difesa, ha beccato quasi mezzo minuto dopo essere stato sverniciato, a parità di macchina. Un altro sport, un’altra categoria. Fattene una ragione Sergione!
  • Lewis Hamilton (Mercedes) 6,5: sempre solido e agguerrito nei duelli, chiedere a Perez nella Sprint Race, anche allo start va a destra e a manca sparigliando le carte di Sainz e Piastri. Per tutta la gara sogna il sorpasso a Leclerc, ecco a punto resterà solo un sogno. Nel finale decide di fare lo sgarro a Verstappen pittando e togliendogli il giro veloce. Dispettoso Lewis.
  • Carlos Sainz (Ferrari) 4: partito maluccio si è complicato la vita rimanendo “intruppato” alla curva 1, Piastri gli ha dato il colpo di grazie e la gara dello spagnolo si è andata a far benedire. Il muretto lo ha costretto a restare in pista guidando sulle uova come noi poveri umani quando dobbiamo trascinarci con la macchina incidentata fino al primo meccanico.

  • Oscar Piastri (McLaren) 5: ha avuto la gloria al sabato, addirittura si è ritrovato in testa alla Sprint Race. Per la legge del contrappasso ha pagato dazio in gara, ha sbarellato nel caos della partenza colpendo Sainz e avendone peraltro la peggio. Ritirato, peccato. Buone vacanze.
  • Lando Norris (McLaren) 6: prova l’azzardo dell’assetto da bagnato, un jolly che non paga per metà gara in cui il povero Lando girovaga per il circuito senza spunto in rettilineo. Meglio col serbatoio vuoto risale la china e chiude in maniera onorevole. Ma vuoi mettere coi due secondi posti recenti?
  • George Russell (Mercedes) 5: da qualche week end gli manca il guizzo, in prova o in gara, surclassato da Hamilton anche qui, finisce a punti senza infamia e senza lode. Pure lui ha provato il jolly del 1° stint lungo aspettando una pioggia che non è arrivata ed è rimasto col cerino in mano, anzi con l’ombrello.
  • Fernando Alonso (Aston Martin) 7: smaltita la sbornia per il compleanno di ieri festeggiato, male, picchiando duro nel muro di Spa, Nando si è rimesso in carreggiata. L’Aston non è più quella di inizio stagione, lui pare esserci rassegnato, il podio è oramai una chimera e lui fa incetta di punti. Chi si accontenta…
  • Lance Stroll (Aston Martin) 6: passa dal brivido delle gomme medie su asfalto bagnato del sabato alla zona punti della domenica anche se sempre rigorosamente dietro Alonso. Condizione naturale…
  • Yuki Tsunoda (AlphaTauri) 8: l’arrivo di Ricciardo gli ha fatto bene, lo ha pungolato oltremisura. Fa una gran gara, fa grandi sorpassi e prende altri due punti che fanno comodo a lui e alla AlphaTauri.
  • Alexander Albon (Williams) 7,5: non è più una novità, così come un altro arrivo in zona punti, ha una costanza spaventosa e la Williams deve solo ringraziarlo per quanto la sta facendo crescere. Uomo mercato? Ferrari e Red Bull osservano…

GP Belgio: il top dei top, Max “cannibale” Verstappen

Impossibile non sottolineare la superiorità alla sosta di questo “alieno” venuto dall’Olanda. Un pilota destinato a riscrivere forse tutti i record della F1: 10° successo stagionale, 45° in carriera e 8 successi di fila, striscia vincente ancora aperta. Che dire, nulla. Speriamo che torni un po’ rilassato dalle vacanze, altrimenti fino a fine stagione è lunga per i suoi avversari. E poi si ora si permette anche i siparietti con il suo ingegnere di pista Lambiase…

GP Belgio: il flop dei flop, Sainz pasticcione

Non è il miglior momento della carriera per Carlos Sainz. Questa prima parte di estate è stata davvero dura per lo spagnolo. Tante polemiche, velate o meno col team, gli screzi col compagno, le voci per il rinnovo che non arriva, e poi la pista che non dà quanto Carlos meriterebbe. Spa è stata un’altra Waterloo, come altrove, in Ungheria ma non solo, la velocità c’è, la consistenza anche, ma c’è sempre qualcosa che va storto. Come la partenza di oggi che ne ha compromesso la gara e lo ha costretto al ritiro. Forse è quello tra coloro che hanno più bisogno di riposare e staccare.

Il Mondiale F1 va in ferie e torna tra un mese in Olanda

La Formula 1 si prende una “meritata” vacanza dopo 5 mesi intensi in giro per il mondo e tanti back-to-back anche di tre gare in tre settimane. Ferie per i team con tanto di finestra di due settimane di chiusura totale “forzata” per meccanici e quant’altro. Il Mondiale ritornerà tra 4 settimane esatte e si andrà in casa di Max Verstappen, per il Gran Premio d’Olanda a Zandvoort nel week end dal 25 al 27 agosto giorno della gara.

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