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F1 pagelle GP Ungheria: cuore Leclerc, anonimo Sainz, McLaren indecisa, Hamilton costante, Verstappen sfasato

Voti, pagelle, top e flop in salsa magiara, con voti preparati e cucinati rigorosamente in stile "Gulasch" del Gran Premio di Ungheria tredicesima tappa del Mondiale di F1

Pubblicato:

Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Alla faccia del Gran Premio di Ungheria che per anni è stato considerato tra i più noiosi della stagione, dove era impossibile fare sorpassi e ci si addormentava facilmente a vederlo. Dal coas McLaren sugli ordini di scuderia tra Piastri e Norris fino al contatto Hamilton-Verstappen con tanto di team radio infuocati da parte dell’olandese, oggi nervoso come poche altre volte, poi rimbrottato dal suo stesso muretto. E le Ferrari? Stavolta c’erano, hanno giocato in difesa ma sono rimaste nel treno dei migliori, in particolare un’encomiabile Charles Leclerc.

Ma intanto tra un raggio di sole e uno scroscio d’acqua godiamoci tutti questi “top e flop” ovviamente in salsa magiara, con voti preparati e cucinati rigorosamente in stile “Gulasch” anche nelle nostre pagelle.

GP Ungheria pagelle top: Leclerc, sprazzi da campione quale è

Ce lo eravamo dimenticati, probabilmente non ci credeva più nemmeno lui. Leclerc è un campione, ha il piede veloce. A volte si eclissa, forse e soprattutto anche per colpa di una monoposto non sempre all’altezza come lo è la Ferrari adesso. Però sotto il sole ungherese il monegasco ha tirato di nuovo fuori gli artigli e messo in macchina il cuore di Charles. Gran gara, col ritmo, dalla partenza alla fine, il 4° posto è un premio importante per un morale sotto i tacchi dopo oltre un mese di bocconi amari mandati giù. Gli auguriamo di ritonar a vedere le stelle…

La cronaca e il report del Gran Premio di Ungheria

GP Ungheria le pagelle flop: il nervosismo di Verstappen (3) e l’indecisione della McLaren (4)

Sarà stata la gara virtuale di Spa corsa, da fermo, fino alle 3 di notte. O forse una Red Bull non più emergente e schiacciante come lo scorso anno o a inizio stagione. Fatto sta che non vedevamo un Verstappen così “falloso” da diversi tempo, forse così solo nelle prime gare da minorenne in F1. Pronti via finisce largo per eccesso di fiducia nella frenata, poi le liti, continue col muretto, spesso oltraggiato nelle comunicazioni, al di là dell’aver torto o ragione. Alla fine si prende, per sua colpa, una ruotata da Hamilton, decolla e si becca un eloquente “Ti comporti come un bambino”, dal suo muretto che non ne ha più di essere preso a insulti per 70 giri. Dai Max, ancora una gara e poi metti i bollenti spiriti a mollo al mare…

L’imbarazzo della McLaren, nella gestione degli ordini di scuderia tra Piastri e Norris è stato palese. Insomma, un po’ come avere il pane e non i denti. Come si dice? La monoposto più veloce finora aveva raccolto meno del dovuto. Oggi non poteva perdere ma ha rischiato di gettare alle ortiche l’armonia interna del team per un inutile eccesso di zelo sull’undercut di Hamilton su Norris. Da lì il delirio. Il team di Andrea Stella non è stato deciso nel richiamare subito Piastri, non ha chiesto con fermezza lo swap immediato a Norris. Insomma un casotto che solo nel finale è stato dipanato. Chissà se senza ripercussioni. La monoposto è a posto, il resto è da migliorare.

F1, pagelle Gran Premio di Ungheria

  • Oscar Piastri (McLaren) 10: la vittoria se l’è presa in partenza. Poi il resto è fuffa. Non sapremo mai se quando Norris ha tirato indiavolato quando era in testa, lui ha semplicemente gestito consapevole e confidando nella volontà del team. Non doveva vincere ma ha vinto. Dopo la partenza doveva vincere e ha vinto. Giusto così, piaccia o non piaccia.
  • Lando Norris (McLaren) 5: schiaccia un pisolino in partenza e dà il là al casotto degli ordini di scuderia che poi prenderanno vita dopo metà gara al secondo pit stop. L’impressione è che gli manchi sempre qualcosa per fare il salto di qualità. Ci gira intorno, questo è sicuro. Ma la gara l’ha persa là. Poi in F1 vigono delle leggi non scritte, interne ai team che è difficile sovvertire. Nel finale ha provato a far cambiare idea al team ma non è riuscito nemmeno in questo. Consolazione? Può vincere il Mondiale, vi pare poco?
  • Carlos Sainz (Ferrari) 5: aveva cominciato alla grande il week end col miglior tempo nelle fp1. Sembrava essere di gran lunga migliore di Leclerc ed invece pure lui, riflessi pachidermici in partenza e gara compromessa ma nel passo non è mai stato coi migliori come Charles. Il solito Sainz, costante, ma che ogni tanto si prende una domenica di pausa.
  • Lewis Hamilton (Mercedes) 8: il baronetto ha switchato, la vittoria di Silverstone ne è stata la prova ma anche oggi ha fatto un garone battendo Verstappen e mandandolo su tutte le furie. Sir Lewis è tornato, è questa la migliore notizia per la F1 e la Ferrari in prospettiva.
  • Sergio Perez (Red Bull) 3: un settimo posto con quella macchina ad anni luce dai migliori, partendo sempre dalle retrovie con altri danni provocati alla Red Bull non serve quasi a nulla. Se lo ritroveremo dopo l’estate lo sanno solo Marko ed Horner.
  • Lance Stroll (Aston Martin) 6,5: strappa un punto utile per la causa ma soprattutto si mette ancora una volta dietro il suo compagno di squadra, il blasonato Alonso (5,5) che non è poco.
  • Tsunoda (Racing Bulls) 7: sempre veloce e costante, anche quando mette la macchina a muro il sabato in Q2. Va ancora una volta punti, batte Ricciardo e finisce non lontano da Perez con la Red Bull. Laddove il giapponese vorrebbe salire. Forse forse lo meriterebbe anche.
  • Alpine 2: dopo tante sviolinate per una domenica la cura Briatore si è andata a far benedire. Il 2 più che per la gara è per l’aver tenuto ai box sia Gasly che Ocon alla ripresa del Q1 in qualifica pensando che la pista fosse troppo bagnata per permettere miglioramenti. La presupposizione è la madre di tutte le fesserie.

F1, prossima gara: Gp del Belgio e poi tutti in ferie!

Finalmente un po’ di riposo. Ma tra una settimana. L’ultima fatica almeno per questa intensa prima parte di stagione la F1 la farà subito. Il back to back tutto europeo si chiuderà domenica prossima in un’altra pista storica del motorsport e del Vecchio Contente, Spa Francorchamps. La 14sima tappa in calendario del Mondiale 2024 prevede il Gran Premio del Belgio. Dopo la corsa nella Foreste delle Ardenne il circus si prenderà un mesetto di ferie per tornare a fine agosto con la doppietta Zandvoort-Monza.

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