La solita Formula gomme. Che ogni tanto torna a galla a seconda dei circuiti e delle condizioni. Il Gran Premio di Las Vegas è stata una gara di “consumo” pneumatici che ha premiato la Mercedes che in una stagione balorda coglie comunque il quarto successo per giunta in doppietta Russell-Hamilton. Quattro come i Mondiali di fila vinti da Max Verstappen oggi in versione “prego si accomodi” pur di mettere al sicuro l’iride. La Ferrari pasticcia un po’, alle gomme, al pit stop, negli ordini di scuderia ma alla fine porta a casa un podio e quarto posto utili alla rincorsa costruttori su una McLaren apparsa svuotata.
Questo e molto altro nei nostri “top e flop” rigorosamente d’azzardo nelle nostre pagelle luccicanti da Las Vegas.
- GP Las Vegas pagelle top, Max Verstappen 10 e lode: "E' lui lo re!"
- GP Las Vegas pagelle top, Russell 10: il pilota che sussurrava alle gomme
- GP Las Vegas, le pagelle flop McLaren cavallo stanco
- F1, le pagelle Gran Premio di Las Vegas: Ferrari dai due volti
- F1, da un deserto all'altro: subito Gp del Qatar
GP Las Vegas pagelle top, Max Verstappen 10 e lode: “E’ lui lo re!”
Semplicemente il migliore. Da quattro anni a questa parte, forse anche prima. Il “Predestinato” forse è proprio lui che ancora minorenne arriva in F1 e sbalordisce tutti per velocità e stile di guida. Oggi a 27 anni MadMax si scopre tetra campione del mondo. A Las Vegas mette da parte l’animo bellicoso e primeggiante del suo “io” pilota e decide di fare il Prost per vincere tanti mondiali quanto il “professore”.
Tira i remi in barca quando capisce che Norris non ne ha per stargli davanti, accetta di buon gradi di essere passato anche da un tram a cavalli se ce ne fosse stato bisogno. Del resto la perla l’aveva fatta in Brasile, qui contava solo arrivare e chiudere i giochi. SuperMax non per nulla.
GP Las Vegas pagelle top, Russell 10: il pilota che sussurrava alle gomme
Quando i giochi si fanno duri i duri cominciano a giocare. Russell è così. Il migliore nella gestione delle gomme, non a caso aveva compiuto un’impresa in Belgio poi vanificata dalla squalifica per peso irregolare. Oggi il buon George si è preso la rivincita con un passo insostenibile per tutti capace come pochi, anzi nessuno, di sussurrare alle gomme, trattarle dolcemente come solo Raikkonen sapeva fare. Insomma un maestro della gestione. Quella di Las Vegas era la sua gara.
La cronaca e il report del Gran Premio di Las Vegas
GP Las Vegas, le pagelle flop McLaren cavallo stanco
Per una volta stanno a guardare come non capitava da inizio stagione. Se ci fosse la Sciarelli a Las Vegas sarebbe il caso di farci uno speciale di Chi l’ha Visto? visto appunto, gioco di parole osceno, che le McLaren non si sono quasi mai viste se non per la penalità inferta a Piastri per la partenza irregolare. Nel giorno in cui doveva tenere aperto il Mondiale Norris è stato sverniciato da Max in avvio e poi ha tirato i remi in barca consapevole che non era giornata, non era circuito, non era la volta buona. Arrivederci in Qatar ma occhio che la Ferrari arriva!
F1, le pagelle Gran Premio di Las Vegas: Ferrari dai due volti
- Charles Leclerc (Ferrari) 6: fa una partenza magica ma poi rovina tutti per ingordigia cercando un soprasso troppo al limite su Russell viste le condizioni generali di usura gomme di cui era stato, come gli altri messo in guardia. Non sarebbe cambiato nulla. Ma non sarebbe crollato in quel modo.
- Carlos Sainz (Ferrari) 7: partiva per vincere, sue dichiarazioni, si prende un podio con tanto di arrabbiatura via radio col team e sgarbo al quasi ex compagno nel passarlo nel finale nonostante l’invito a non farlo. Oramai corre anche un po’ per se. Come biasimarlo?
- Sergio Perez (Red Bull) 4: prende un punto striminzito a fronte di un’altra eliminazione in Q1. Ma qui a essere eliminato rischia di esserlo in generale
- Lewis Hamilton (Mercedes) 8-: alla faccia di chi lo considerava bollito tira fuori gli artigli in gara e risale al posto 2 con qualche pensiero alla vittoria. Paga il doppio erroraccio in qualifica che lo fa partire nelle retrovie e gli impedisce, quello sì, di puntare al successo finale.
- Nico Hulkenberg (Haas) 9: allunga la collezione di piazzamenti in una delle sue migliori stagioni, come il vino migliora invecchiando. L’Audi lo ripetiamo ha fatto un affarone con lui.
- Yuki Tsunoda (Racing Bulls) 8: è arrivato in pigiama, ha rischiato di essere cacciato, arrestato, giustiziato in pubblica piazza dal ferreo protocollo americano ma ha finito in ciabatte col sigaro in bocca in zona punti peraltro davanti a Perez quasi a chiedere, implorare un posto in Red Bull che difficilmente gli daranno. Ma forse lo meriterebbe questo samurai.
- Colapinto (Williams) 5: non era un fenomeno ieri dopo qualche gara ottima a punti, non è un brocco ora che ha completamente sbagliato una curva come nemmeno la signora Mariuccia all’esame di patente a 80 anni. Cose che capitano ai piloti, grandi e piccoli. Bello averlo rivisto in pista dopo il botto.
F1, da un deserto all’altro: subito Gp del Qatar
Campionato di Formula 1 2024 agli sgoccioli. Il calendario del Mondiale 2024 prevede subito un’altra gara, il GP del Qatar già nel prossimo fine settimana, sarà la penultima tappa prima della chiusura di Abu Dhabi.