L’ha accettata ma non digerita. Carlos Sainz è tornato tra le altre cose sulla decisione della Ferrari di prendere Lewis Hamilton al suo posto per il 2025. Il pilota spagnolo in una lunga intervista a GQ Spagna ha vuotato il sacco sui rapporti con Maranello ora sa che andrà via e parlato anche delle scelte per il futuro sul dove e soprattutto con chi correrà il prossimo anno.
- Ferrari, da Sainz arriva la stoccata sull'arrivo di Hamilton
- F1, il 2024 di Sainz: la Ferrari, Hamilton, l'appendicite
- F1, Sainz: "La Ferrari non è al momento una macchina vincente"
- Sainz e il futuro: "Non ho ancora deciso, voglio un progetto vincente"
Ferrari, da Sainz arriva la stoccata sull’arrivo di Hamilton
Ancora una decina di gare e poi Carlos Sainz non sarà più un pilota Ferrari. Alla naturale scadenza del suo contratto, la scuderia di Maranello ha scelto di non rinnovare con lo spagnolo. Lo sanno anche i muri, a inizio anno, il Cavallino Rampante ha comunicato l’addio nel 2025 a Sainz. Al suo posto il colpo del mercato piloti: Lewis Hamilton che dal 2025 si vestirà di rosso.
In una lunga intervista a GQ Espana, Sainz ha esternato le sue personali perplessità sulla scelta della Ferrari, manifestando comunque il dispiacere per non poter più correre sotto l’egida della scuderia di Maranello:
Sinceramente credo che Hamilton non sia migliore di me. Se fai questa domanda agli altri 18 piloti ti risponderanno la stessa cosa. Credo di essere la migliore opzione per qualsiasi squadra di Formula 1 perché se non avessi questa mentalità non sarei un pilota di Formula 1 e non avrei l’anima competitiva che ho. E gli altri piloti ti risponderanno allo stesso modo.
Poi Sainz corregge il tiro: “Detto questo, ovviamente capisco la decisione della Ferrari, l’opportunità di ingaggiare un sette volte campione del mondo e cosa ciò può comportare e attrarre per una squadra. Ecco perché, quando l’ho guardato con riflessione, non mi ha fatto così male. Perché alla fine non è che qualche altro pilota ti stia sostituendo, ma che tu venga sostituito dal miglior pilota della storia o da uno dei migliori piloti della storia di questo sport. E alla fine, se c’è qualcuno che deve sostituirmi, che sia quello”.
F1, il 2024 di Sainz: la Ferrari, Hamilton, l’appendicite
Carlos Sainz ha ripercorso in un lampo nell’intervista alla rivista spagnolo un inizio di stagione davvero da montagne russe, tra la pista e non solo: “La verità è che l’anno è iniziato in modo complicato. La notizia e l’annuncio del mio mancato rinnovo e dell’arrivo di Hamilton alla Ferrari hanno già messo una strana sensazione all’inizio dell’anno, sapendo che sarà già il mio ultimo anno alla Ferrari. E poi niente, ho iniziato benissimo la stagione. Ovviamente voglio dimostrare molto. Abbiamo iniziato con un bel podio, poi l’operazione all’appendicite che è stata un disastro. E poi la vittoria. E da lì la stagione è andata piuttosto bene”.
F1, Sainz: “La Ferrari non è al momento una macchina vincente”
Tanta riconoscenza per la Ferrari ma anche qualche sassolino nella scarpa che Sainz si toglie senza troppe remore, in modo schietto: “Nel momento in cui sai che la macchina non è abbastanza buona per vincere un campionato del mondo, fai pace con te stesso. Se in questi anni avessi avuto una macchina per vincere una Coppa del Mondo e non l’avessi vinta, allora sarebbe stato più difficile per me accettare di averne avuto l’opportunità e di non averla sfruttata. Concentrandoci sugli aspetti positivi, avevo una macchina per vincere la gara dispari e ho vinto la gara dispari. Ho ottenuto la strana pole position, la strana vittoria. E soprattutto tanti podi per questa squadra”.
Sainz e il futuro: “Non ho ancora deciso, voglio un progetto vincente”
Come già detto in una recente intervista prima del Gp di Ungheria, Carlos Sainz ribadisce di essere ancora incerto sulla destinazione del prossimo anno ma rimarca alcuni punti fondamentali dei fattori che sta prendendo in considerazione per decidere dove correre il prossimo anno e quelli a venire: “Il futuro sembra ancora abbastanza incerto, non lo so nemmeno, per darti un’idea. Cerco una macchina che sia o diventi competitiva il prima possibile, e un progetto che mi dia stabilità e motivazione per poter diventare campione del mondo un giorno. Sto cercando di trovare l’equilibrio tra il meglio di entrambe le cose, ed è per questo che non è facile, perché è una decisione molto importante per la mia carriera sportiva, per il mio futuro, ed è per questo che la decisione sta richiedendo così tanto tempo. tenendo anche conto che le cose cambiano ogni giorno”.