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F1, Schumacher primo trionfo in Ferrari: 2 giugno indimenticabile

Sono passati 25 anni esatti dal primo storico trionfo di Schumi dal suo arrivo a Maranello

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Accadde oggi in Formula 1. Venticinque anni fa. Un piacevole ricordo per tutto il popolo rosso. L’inizio di un’era che culminerà con la conquista di 5 titoli Mondiali, l’epopea di Micheal Schumacher con la Ferrari. Era il 2 giugno 1996 e sul circuito del Montmelo, a Barcellona, Schumi coglieva la prima vittoria dal suo arrivo a Maranello . La Ferrari di Michael Schumacher sotto la pioggia vinceva dominando il Gran Premio di Spagna.

Quel 2 giugno festa nazionale: Schumi trionfa in Ferrari

Non poteva scegliere giorno migliore per tutta l’Italia e gli italiani, Schumacher per segnare la prima tacca di una lunghissima serie di successi in rosso. Eppure la Ferrari che arrivava in Spagna non era sicuramente quella che dopo qualche anno di inseguimenti, sarebbe tornata in cima al mondo della F1. Schumi era arrivato da poco, con lui Ross Brown e Rory Byrne. Il Mondiale era cominciato tra mille difficoltà e una monoposto che faceva fatica a tenere il passo della ben più performante Williams lanciata verso il titolo con Damon Hill spalleggiato dal futuro campione Jacques Villeneuve.

Sono proprio le due macchine di Groove a partire in prima fila al Montmelò. Dietro di loro la Benetton di Alesi che ha fatto il percorso inverso rispetto a Schumi, da Maranello a Briatore. Quarto parte Michael che però resta quasi inchiodato in partenza. Si ritrova nelle retrovie, settimo. Ma qui comincia la sua rimonta eccezionale.

Schumacher a Barcellona: cronaca di un trionfo

La pista è bagnata, inzuppata d’acqua. Piove a catinelle. Forse, oggi, in quelle condizioni non si sarebbe corso, aspettando dietro la safety car, condizioni migliori. Schumi, come detto ritrovatosi settimo dopo una cattiva partenza, intanto inizia il suo capolavoro. Infila in sequenza la Benetton di Gerhard Berger (quarto giro), approfitta dei ritiri del compagno Irvine e dello stesso Damon Hill. E si avvicina alle prime due posizioni. 

La Ferrari con il numero 1 sul musetto sembra un aliante, un hovercraft. Senza problemi Schumacher arriva dietro Jean Alesi e lo passa al nono giro, per poi andare a prendere Jacques Villeneuve e superarlo al giro 12. Da lì in poi sarà una cavalcata trionfale con Schumi che rifila distacchi abissali sul giro ai suoi avversari. Addirittura  il suo giro più veloce è di due secondi e due decimi migliore di quello di Rubens Barrichello (Jordan) che fa la seconda performance della domenica. Schumi arriva ad avere anche oltre un minuto su Alesi che nel frattempo ha superato Villeneuve ma nel finale è costretto ad amministrare per qualche noia al V10 Ferrari che ha preso un po’ d’acqua. Alla fine saranno 45 secondi di vantaggio su Alesi e 48″ su Villeneuve.

Schumacher ’96: tre vittorie, le basi del ritorno al top di Ferrari

In un anno, come detto, di ricostruzione a Maranello con l’arrivo di Schumacher, Brown e Byrne, orchestrati da Todt, Schumacher riesce a cogliere tre successi dinanzi allo strapotere della Williams. Dopo il successo di Barcellona, e qualche cocente delusione, come a Montecarlo (Michael esce al primo giro sotto l’acqua) e Francia (rottura del motore durante il giro di formazione in pole position), Schumacher coglie altri due successi, in Belgio e a Monza. Per il titolo bisognerà aspettare ancora qualche anno ma è nel ’96 che la Ferrari gettò le basi per tornare sul tetto del mondo della F1. Anche e soprattutto grazie a Michael Schumacher.

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