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F1 si parte, che Mondiale sarà: Ferrari punta sull'effetto Hamilton. Borsino McLaren, Red Bull, Mercedes e le altre

Tra pochi giorni parte il Mondiale 2025 di F1 con il Gran Premio d'Australia: la Ferrari con Hamilton e Leclerc all'assalto del titolo, il borsino del circus, dalla McLaren alla Red Bull passando per Mercedes e tutte le altre scuderie

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Ci siamo. Questione di giorni, anzi ore. E poi sarà semaforo verde, finalmente viene da aggiungere. Inizia il Mondiale di F1 2025! L’attesa è praticamente finita. Venerdì la pit lane dell’Albert Park di Melbourne si aprirà per la prima volta quando in Italia sarà notte fonda. Il Gran Premio d’Australia aprirà la stagione numero 75. Che sulla carta si prospetta quanto mai aperta almeno fino alla prova dell’asfalto aussie. La Ferrari punta sull’effetto Hamilton, ma c’è anche Leclerc, per dare l’ennesimo assalto a quel titolo che manca da tanto, troppo tempo.

Maranello dovrà fare i conti con la forza di una McLaren che parte coi favori del pronostico dopo la consistenza dimostrata nei test in Bahrain. E poi c’è il solito Max Verstappen a caccia della quinta corona consecutiva, come Schumacher, anche se con una Red Bull non apparsa al meglio almeno in preaseason. E poi la Mercedes arrembante con Russell e soprattutto Antonelli pronti a stupire, la voglia di emergere e di rivincita di Sainz con la Williams, l’opera di rilancio di Briatore in Alpine senza dimenticare gli altri team Racing Bulls, Sauber in piena metamorfosi Audi e Haas. Ma che Mondiale sarà? Proviamo a fare un borsino a pochi giorni dallo start australiano.

Ferrari, c’è entusiasmo ma Hamilton ed SF-25 sono incognite

In questi mesi non si è fatto che parlare di lui e di lei. Lewis Hamilton in Ferrari è stato il tema più dibattuto di tutto l’inverno. Basterà a Maranello per vincere? Di certo no. Lo han detto un po’ tutti, tra gli ultimi anche l’esperto giornalista Giorgio Terruzzi. Bisogna partire dalla monoposto. Senza quella non si va da nessuna parte. La SF-25 almeno nei test è sembrata ancora acerba ma parte da una buona base dello scorso anno.

Con Hamilton c’è anche Charles Leclerc. “Siamo il duo più forte che la F1 abbia mai avuto” hanno ribadito ultimamente. E il monegasco, con rispetto ma senza pensare troppo al pedigree dell’inglese punta dritto al titolo. “Mi considero un campione del mondo” e lo ha scritto a chiare lettere nelle foto con tabella tempi per i social della F1. Il fallimento è quasi proibito e potrebbe costituire fonte di pressione. Maranello non vince un titolo dal 2007 con Kimi Raikkonen. Ma bisogna farci il callo.

La Ferrari ha apportato modifiche al layout delle sospensioni anteriori per il 2025, passando al pull-rod che i rivali hanno adottato per primi all’inizio di questa fase regolamentare. Tuttavia, è la decisione del team di ottimizzare completamente il layout dei sidepod che potrebbe dare i maggiori risultati.

Fonte: IPA

La Scuderia è passata a una configurazione overbite la scorsa stagione, ma dati i vincoli imposti dal posizionamento dei componenti interni, che erano stati disposti per adattarsi alla configurazione underbite con cui avevano iniziato la stagione, non sono riusciti a sfruttare appieno il cambiamento.

Tutto questo però non si è tradotto, almeno questo è emerso dai tempi sul giro nei test in un rendimento costante delle rosse in configurazione da gara. La Ferrari resta sì veloce, ma non costante sul passo gara e nella gestione delle gomme.

McLaren testa di serie numero 1 ma vanno eliminati gli errori

La squadra da tenere d’occhio dopo i test del Bahrain è la McLaren. La MCL39 è la vettura che ha avuto la base migliore e, considerando i ritmi invernali, è quella che ha funzionato meglio per l’inizio della stagione. Lo hanno già fatto durante le ultime gare del 2024 vincendo il titolo costruttori e la sfida per Lando Norris e Oscar Piastri è riuscire a fare meglio e partire col piede giusto cosa non fatta in questi ultimi due anni al netto di un crescendo clamoroso nel corso della stagione.

La McLaren ha lanciato un messaggio importante in Bahrain. I giri messi insieme da Oscar Piastri ma soprattutto Lando Norris specie in configurazione gara sono stati impressionanti per costanza di rendimento. Sembrano stampati, fotocopiati in serie. Ad Andrea Stella il compito di gestire questo apparente vantaggio sulla carta riducendo al minimo gli errori, sia dei piloti, Norris ha spesso subito la pressione, Piastri è stato discontinuo, avendo anche una strategia, le famose papaya rules, opportune.

Fonte: Ansa

Verstappen e il 5° titolo: ma la Red Bull c’è?

Se Hamilton corre anche per vincere l’8° titolo che gli permetterebbe di superare Michael Schumacher nella lista dei vincitori di mondiali all time, Max Verstappen corre per fregiarsi del 5° titolo di fila, proprio come fece Schumi con la Ferrari tra il 2000 e il 2004. Ma è difficile capire dove sia la Red Bull. Certo è che la corazzata che dominava la scena due anni fa non c’è più così come il genio che la disegnava, Newey.

Ma sappiamo bene che chi vorrà vincere il titolo dovrà fare i conti con Max, questo è certo. Sulla competitività di Liam Lawson ci sarà da verificare. Come ha detto il guru Helmut Marko probabilmente come lo scorso anno, in attesa della crescita del neozelandese, la Red Bull punterà al titolo piloti.

Mercedes, qui per sorprendere con Russell e Antonelli

Il dopo Hamilton è un grande punto interrogativo. Toto Wolff deve gestire una sorta di anno zero con un duo di piloti pieno di ambizioni e dubbi. George Russell deve fare un altro passo e dice di averlo fatto. Andrea Kimi Antonelli riporta l’Italia in F1. Ma gioco-forza dovrà imparare. Eppure in Bahrain si sono viste cose buone con la squadra che ha completato il maggior numero di chilometri di tutti senza perdere consistenza sia in termini di velocità sul giro secco che costanza sul passo gara. La nuova monoposto delle frecce d’argento sembra nata sotto una buona stella. Basterà a rinverdire i fasti dell’inizio dell’era ibrida?

Fonte: IPA

Kimi Antonelli con la Mercedes

Williams, c’è Sainz a trascinarti!

La grande sorpresa dei test. Nonostante Carlos Sainz continui a predicare calma, a tenere un profilo basso, parlando di zona punti come obiettivo massimo c’è sicuramente una ristrutturazione in atto nel team che vuole tornare ai fasti di una scuderia storica. La grande esperienza dello spagnolo sicuramente sarà un upgrade importante così come la sua voglia di far ricredere chi non gli ha dato fiducia, la Ferrari che lo ha scaricato ma anche Red Bull e Mercedes che non lo hanno considerato. Da tenere d’occhio.

Fonte:

Carlos Sainz con la Williams

Aston Martin: “nonno” Alonso aspettando Newey

Le voci più autorevoli nel circus concordano su una valutazione: nessuno sa nulla dell’Aston Martin. È stata la squadra che si è coperta di più durante l’inverno e in Bahrein non ha fatto vedere nulla. Né nel ritmo – a parte la sessione di Alonso dell’ultimo giorno – né nella velocità. È un’auto che è cambiata rispetto alla sua predecessora, ma in pochi riescono a capire realmente dove si trovi. Alonso è l’unica certezza del team britannico aspettando il contributo di Adrian Newey che gioco-forza sarà concentrato sul progetto 2026.

Alpine, effetto Briatore con lo swap in canna Colapinto-Doohan

Tra le scuderie minori è quella che ha finto meglio la scorsa stagione, in crescendo con la ciliegina sulla torta del doppio podio incredibile in Brasile. Merito sicuramente dell’opera di Flavio Briatore che a metà della scorsa stagione ha rimesso le cose a posto. Il dubbio principale riguarda il motore Renault giunto all’ultimo anno prima di salutare per Mercedes. Gasly non si disucte mentre Doohan pare più precario di insegnante alle prime armi, pressato fin dal primo momento dal possibile swap con Franco Colapinto.

Le incognite Haas, Racing Bulls e Sauber

Lineup tutta nuova e ringiovanita per la Haas con Magnussen e Hulkenberg che hanno lasciato il sedile a Esteban Ocon ed Oliver Bearman. La scuderia americana vorrebbe fare il salto di qualità ma si trova in una terra di nessuno, ma ha il supporto della Ferrari e una vettura che non dovrebbe avere problemi di affidabilità. Se il francese è in buona forma, la Haas alzerà il suo tetto massimo.

La preseason della Racing Bulls non è stata delle migliori. Tutti parlano della bellezza della livrea, in rottura col recente passato. Ma poco della competitività della monoposto. La qualità c’è, ma la Formula 1 non aspetta nessuno e deve migliorare i suoi risultati che da tempo latitano. Incognita piloti: Yuki Tsunoda si sarà ripreso dalla delusione della non promozione in Red Bull? Isaac Haadjar sarà all’altezza della F1?

Anno di transizione se ce n’è uno. Non sarebbe altrimenti per la Stake F1 Sauber che tra un anno sarà Audi a tutti gli effetti. Questo sarà il compito principale di Mattia Binotto, guidare il processo di cambiamento. Non a caso la scelta dei piloti, l’esperienza di Hulkenberg sarà utilissima per il nuovo progetto, da monitorare il giovane Bortoleto. Ma dalla Sauber non si aspetta niente nessuno.

GP d’Australia: il programma

  • Venerdì 14 marzo
    Prove Libere 1: ore 02:30 – 03:30
    Prove Libere 2: ore 06:00 – 07:00
  • Sabato 15 marzo
    Prove Libere 3: ore 02:30 – 03:30
    Qualifiche: ore 06:00 – 07:00
  • Domenica 16 marzo
    Gara: ore 05:00

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