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F1, si riapre il caso Hamilton-Vestappen: nuove penalità in vista?

Durante il GP de Brasile, i due rivali per il titolo mondiale hanno duellato ai limiti della correttezza senza incorrere in sanzioni: nelle prossime ore però ci potrebbe essere una svolta.

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Come già accaduto più volte quest’anno, anche il duello andato in scena a Interlagos tra Hamilton e Verstappen non poteva non lasciare strascichi e polemiche.

Il britannico infatti, pur vincendo con un’epica rimonta il GP del Brasile partendo dalla decima posizione della griglia di partenza, ha recriminato con la sua squadra per quanto accaduto al 48° giro della gara quando, durante il primo tentativo di sorpasso all’olandese, l’alfiere della Red Bull gli ha chiuso la porta in faccia accompagnandolo in maniera decisa fuori dalla pista.

La netta posizione di Wolff

La mossa non è stata per nulla apprezzata né da Hamilton né, soprattutto, dal Team Principal della Mercedes Toto Wolff che nel post-gara ha rimarcato come Verstappen abbia agito consapevolmente in modo scorretto e, pertanto, dovesse essere punito.

“È stato bellissimo vedere questi due piloti combattere, ma ci sarebbe stata da dare una penalità di cinque secondi o altre sanzioni simili. È veramente difficile difendersi così al limite. Mi piacerebbe solo vedere l’on-board di Max. È spettacolare vedere come Lewis si sia spostato all’esterno per evitare il contatto” ha affermato il numero uno delle Frecce d’Argento, evidentemente non contento del fatto che la Direzione Corsa non abbia voluto nemmeno investigare sull’episodio.

La professione d’innocenza della Red Bull e di Verstappen

Di parere diametralmente opposto a Wolff sono stati Christian Horner e Max Verstappen i quali hanno apprezzato entrambi la decisione dei commissari di lasciar correre e non intervenire con possibili sanzioni.

“Eravamo in lotta per la posizione. Non penso che i commissari avrebbero dovuto prendere alcun provvedimento. È stata una bella battaglia. Non solo una volta, ma più volte mi sono dovuto difendere e ho cercato di fare tutto il possibile” ha dichiarato dopo il traguardo l’olandese a cui poi il Team Principal della Red Bull ha fatto sostanzialmente eco.

“Sono due ragazzi che corrono forte, sono andati larghi, ed è ingiusto penalizzarlo su questo. Per quale motivo si dovrebbe sanzionare? Non ha ottenuto alcun vantaggio, e non c’è stato contatto. Ne abbiamo già parlato diverse volte: lasciateli correre”.

L’ammissione di Michael Masi e le possibili conseguenze

La questione, risoltasi dunque con un iniziale nulla di fatto, potrebbe riaprirsi nelle prossime ore.

Stando infatti a quanto dichiarato dal Direttore di Gara Michael Masi, nei momenti successivi all’episodio i commissari non hanno potuto analizzare fino in fondo l’accaduto perché l’on-board di Verstappen non era disponibile in quel frangente e quindi, a breve, rimedieranno visionando il back-up delle immagini scaricate.

“Durante la gara abbiamo a disposizione le immagini che vengono trasmesse in televisione, altre riprese come le telecamere a 360° e gli on-board vanno scaricati” ha Masi ad Autosport.

“Abbiamo richiesto tutte le immagini alla produzione televisiva, quando le avremo le analizzeremo assolutamente” ha dichiarato il dirigente sportivo australiano che dunque, contrariamente a quanto successo in gara dove il comportamento di Verstappen è stato semplicemente notato, indagherà fino in fondo sul caso.

Qualora lui e i suoi uomini dovessero ravvisare qualche movimento dello sterzo deliberatamente scorretto da parte dell’olandese ecco che, come avvenuto a Monza per la collisione alla Prima Variante, Verstappen potrebbe essere ritenuto parzialmente colpevole e dunque sanzionato con una penalità sulla griglia di partenza, un handicap questo certamente non di poco conto a tre gare dal termine della stagione.

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