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F1, stoccata di Montezemolo: "Quando la Ferrari vinceva cambiavano ogni anno i regolamenti". E lancia un'altra critica

Luca Cordero di Montezemolo, tra gli ospiti della cerimonia dei Caschi d'Oro e Volanti ACI 2023, ha ripercorso la sua era in Ferrari e ha riservato qualche critica all'attuale F1, pur apprezzata. Meno in qualche aspetto

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

Come tradizione al termine della stagione motorsportiva, anche quest’anno si è tenuto l’evento dei Caschi d’Oro e Volanti ACI 2023. Una cerimonia, giunta alla 58esima edizione, in cui vengono premiati i protagonisti dell’annata competitiva a quattro ruote, dalla pista ai rally, con tutta la gamma di discipline incluse in questo spettro (ci torneremo). Tra gli ospiti anche Luca Cordero di Montezemolo, che in occasione della serata tenutasi per la prima volta al Foro Italico di Roma ha detto la sua sullo stato attuale della F1, non mancando di riservare qualche stoccata.

Montezemolo: “Quando convinsi Ferrari e Lauda a presentarsi ai Caschi d’Oro”

Il manager e già direttore sportivo, amministratore delegato e presidente Ferrari ha ricordato quando negli anni Settanta aveva convinto Enzo Ferrari a partecipare all’evento che ha il patrocinio di Autosprint e di ACI Sport. E ha sottolineato anche l’impresa di portare Niki Lauda, “una sfida perché non era tipo che amava parlare con i giornalisti”.

Poi Montezemolo ha ripercorso gli anni gloriosi della scuderia di Maranello, in particolare agli inizi del Terzo Millennio in cui il cavallino ha monopolizzato la scena con il connubio vincente Jean Todt e Michael Schumacher. “Un motivo di orgoglio aver lavorato con Todt – ha affermato l’ex presidente di Confindustria, tra le altre cariche – ma anche Stefano Domenicali, Andrea Stella, Massimo Rivola e tanti altri. Todt è stato presidente della FIA, Domenicali è amministratore delegato di Liberty Media, Stella team manager della McLaren e Rivola amministratore delegato di Aprilia Racing”.

E questo, a detto di Montezemolo, ha un suo significato: “Ho avuto un gruppo di lavoro dal grande potenziale, persone che sono cresciute per i loro meriti che hanno lavorato in un bell’ambiente in Ferrari“.

“Troppa enfasi sui circuiti cittadini”

Ma oggi Ferrari sta vivendo un periodo da traversata nel deserto. Già ottenere un podio è salutato come se fosse una epifania, figurarsi le sempre più sporadiche vittorie. In attesa che il monopolio Red Bull (e di Max Verstappen) possa essere scalfito nell’immediato futuro, magari dal ciclo 2026-2030 con i nuovi regolamenti che cambieranno le monoposto, definendo nuove power unit e la ripartizione della potenza che per metà arriverà dalla parte ibrida.

Montezemolo, parlando dell’attuale F1, è subito partito in quarta criticando un aspetto sportivo, ovvero la presenza dei circuiti cittadini che nella stagione 2024 saranno 8 su 24 appuntamenti:

“Mi piace quasi tutto della F1 oggi, a parte questa eccessiva attenzione ai circuiti cittadini. Vanno bene, ma senza esagerare“.

“La F1 oggi è interessante, ma quando Ferrari vinceva cambiavano sempre i regolamenti”

Poi la frecciatina in cauda venenum:

“Detto ciò, la F1 di oggi è interessante, imprevedibile, persino in un anno dominato con pieno merito da Max Verstappen e dalla Red Bull si sono viste delle gare degne d’attenzione indipendentemente dal fatto che alla fine vincesse sempre lui. Quando vincevamo noi, invece, cambiavano sempre le regole ogni anno per rendere la F1 più interessante“.

I premiati ai Caschi d’Oro: anche la scuderia Ferrari vincitrice a Le Mans

Tornando quindi ai Caschi d’Oro, l’evento è stato presentato dal volto di ACI Sport Camilla Ronchi, tra le più note giornaliste motorsportive, e dalla conduttrice tv Roberta Laffranchi. Come ospiti, oltre a Montezemolo, anche Giancarlo Fisichella, Felipe Massa e Flavio Briatore, mentre Todt e Domenicali sono apparsi in video per un saluto. Tra i premiati, la scuderia Ferrari vincitrice della 24 Ore di Le Mans, con l’equipaggio al completo formato da Alessandro Pier Guidi, Antonio Giovinazzi e James Calado.

Volante ACI Argento per Andrea Kimi Antonelli, vittorioso nella Formula Regional Europea e prossimo a correre in F2 nel 2024 con Prema Racing. Volante ACI Bronzo per Roberto Daprà, che quest’anno nei rally ha conquistato il titolo europeo FIA ERC4 (per le vetture Rally4 a due ruote motrici) assieme al copilota Luca Guglielmetti.

E ancora, premiato Mattia Drudi, campione su pista nella GT World Challenge Powered by AWS Sprint Cup, e che ha ricevuto il Casco Tricolore Oro di Autosprint. Quello Argento è andato invece al trionfatore nella generale della GT World Challenge Tour, categoria Silver, ovvero Lorenzo Patrese, e quello Bronzo a Daprà.

Infine, la giornalista e vicedirettrice di Rai Sport Stella Bruno, altro punto di riferimento nel motorsport raccontato in Italia, ha ricevuto il premio speciale intitolato a Fiammetta La Guidara.

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