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F1, strategie e power unit: Binotto difende la Ferrari e tende la mano a Leclerc

Il Team Principal del Cavallino ha detto la sua su alcuni appunti sollevati alla scuderia italiana di recente e non si è tirato indietro dal lodare il monegasco.

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La pausa estiva prevista dal calendario della Formula Uno è il momento per i vari team di tirare il fiato e fare il punto della situazione, operazioni queste in cui si è cimentato anche Mattia Binotto.

L’opinione di Binotto sugli errori di strategia della Ferrari

Il Team Principal della Ferrari ha avuto modo, a freddo, di analizzare cosa ha funzionato e cosa invece è andato storto nella prima parte di stagione del Cavallino esternando pubblicamente l’esito della sua disanima.

Binotto in particolare si è trovato a rispondere degli errori di strategia di cui la Rossa si è ripetutamente macchiata negli ultimi mesi (l’ultima volta, una settimana fa, al Gran Premio d’Ungheria), occasioni in cui la Ferrari ha perso tanto terreno in classifica piloti.

“Credo di avere una grande squadra che si occupa della strategia e non credo sia un nostro punto debole. Gare come Monaco, Silverstone o Paul Ricard sono state giudicate problematiche su questo fronte, ma io non vedo il gruppo come un problema, perché credo che abbiamo anche preso decisioni giuste” ha affermato il dirigente svizzero a Motorsport.com.

“Non sono convinto che quello che abbiamo fatto fosse sbagliato, credo che abbiamo preso quelle che erano le decisioni giuste nel momento in cui sono state prese, e a volte si sono rivelate sfortunate, non sbagliate. E se guardiamo all’operato del nostro team di strategia, a volte hanno fatto anche grandi cose, migliori degli avversati. Quindi non credo che sia una nostra debolezza in questo momento”.

Affidabilità della power unit Ferrari: la spiegazione di Binotto

L’altro problema sottolineato da tutti, e che è costato parecchio sia a Leclerc che a Sainz, è stata l’affidabilità della power unit, una questione su cui Binotto ha voluto fornire qualche spiegazione in più.

“Non credo che abbiamo spinto troppo perché spingere sulle prestazioni non è mai abbastanza, ma sicuramente abbiamo dato priorità alle performance piuttosto che all’affidabilità. Cosa significa: che probabilmente siamo arrivati al limite del tempo per l’omologazione” ha chiarito il TP del Cavallino.

“Abbiamo spinto i limiti delle prestazioni oltre quello che sarebbe stato un normale piano di affidabilità, e questo perché sapevamo che sarebbe stato importante recuperare il divario sulla concorrenza prima che arrivasse il congelamento per quattro stagioni, consci che le problematiche relative all’affidabilità possono sempre essere risolte in un secondo momento. Con questo non voglio dire che siamo arrivati alla prima gara pensando di essere del tutto inaffidabili, non è stato così”.

Ferrari, Binotto e la carezza a Leclerc

Binotto quindi non ha potuto non parlare di Charles Leclerc e di come, attorno a quest’ultimo si siano creati un hype e delle aspettative molto alti.

“È fantastico da vedere, ed è bello vedere l’entusiasmo. […] Nel complesso penso che sia un pilota fantastico, senza dubbio il modo in cui corre, il modo in cui combatte in pista, il modo in cui difende o attacca, è eccezionale. E credo che sia ciò che piace vedere alla gente e ai fans” ha chiosato il massimo dirigente del Cavallino.

F1, strategie e power unit: Binotto difende la Ferrari e tende la mano a Leclerc Fonte: Getty

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