Il rischio c’è. Una gara senza il campione del mondo. Può succedere per davvero. La F1 si “gode” il primo fine settimana di sosta dopo la tripletta di gare consecutive Imola-Monaco-Barcellona. In casa Red Bull tiene banco la questione Verstappen. L’olandese in Spagna è stato protagonista dell’incidente con Russell che gli è costata un’altra penalità. I punti sulla superlicenza sono quasi esauriti. Se in Canada dovesse combinarne un’altra Max sarà squalificato per un Gp. E allora in Austria il team di Milton Keys dovrà schierare qualcuno al fianco di Tsunoda. Tante le ipotesi al vaglio, dai suggestivi ritorno di Perez e Ricciardo alle promozioni di Hadjar e Lawson
- Verstappen a rischio squalifica
- Red Bull: Perez o Ricciardo tra suggestione e surrealismo
- Hadjar o il ritorno di Lawson al posto di Max
- L'asso nella manica di Marko: Arvid Lindblad
Verstappen a rischio squalifica
Una manovra azzardata. Frutto di rabbia e frustrazione. Max Verstappen domenica scorsa nel finale del Gran Premio di Spagna alla ripartenza dietro la Safety Car, con le gomme dure, si è innervosito dopo aver subito il sorpasso da Leclerc ed è andato allo scontro con la Mercedes di Russell. Una mossa che è stata giudicata pericolosa e intenzionale.
L’olandese, oltre che penalizzato di 10 secondi, e c’era chi ne ha invocato la squalifica, è stato anche sanzionato con 3 punti sulla patente di F1. Verstappen ora è a un solo punto da una possibile squalifica. Ogni pilota ha infatti dodici punti sulla patente, e quando si raggiunge quella cifra nell’arco di un anno di gare si viene squalificati per una gara, come successo a Kevin Magnussen l’anno passato, quando fu costretto a saltare il weekend in Azerbaijan.
Se in Canada, alla ripresa del Mondiale, dovesse incappare in qualche altra sanzione, scatterà immediatamente la squalifica per una gara. Max salterebbe così il Gp di Austria. Che è anche dove recupererà due punti che gli furono inflitti un anno fa per il contatto con Lando Norris proprio in Austria. Tuttavia, quei punti verranno detratti solo il 30 giugno, ovvero dopo il GP del Canada e quello del Red Bull Ring.
Red Bull: Perez o Ricciardo tra suggestione e surrealismo
Un vecchio adagio recita “non succede ma se succede”. Appare dunque chiaro che sicuramente Red Bull abbia chiesto a Verstappen di darsi una calmata. Cosa già successa in parte col post di autocritica del day after il GP di Spagna. Ma c’è comunque il pericolo che Max salti una gara. Se questa ipotesi dovesse verificarsi a Milton Keys sono in corso febbrili consultazioni per avere un piano B nel caso si debba fare a meno del campione del mondo.
Al momento niente di certo. Solo voci che si rincorrono. Suggestive le ipotesi che vedono il ritorno di Sergio Perez il messicano che ha guidato la Red Bull negli ultimi anni prima di essere appiedato lo scorso inverno dopo un anno e mezzo di inferno. Salta sempre poi fuori il nome di Daniel Ricciardo, più per simpatia che effettiva fattibilità.

Hadjar o il ritorno di Lawson al posto di Max
Sicuramente più percorribili le strade che portano al più classico dei “giochi” interni al mondo Red Bull. Ci sono i piloti del team satellite Racing Bulls. Ma il discorso si fa delicato. Per Liam Lawson si tratterebbe di un ritorno lampo dopo la sua bocciatura a inizio stagione dopo poche gare. Sta facendo bene invece Isack Hadjar spesso e volentieri a punti. Difficile però che Milton Keys rischi di bruciarlo, proprio come fatto con Lawson a inizio stagione, peraltro per una toccata e fuga quale sarebbe questa “one race stand”.

Tsunoda e Hadjar a inizio stagione compagni in Racing Bulls
L’asso nella manica di Marko: Arvid Lindblad
Il serbatoio dei piloti della Red Bull Academy è sempre fornito. Alla ricerca del nuovo Verstappen. Un’altra possibilità infatti è rappresentata da Ayumu Iwasa, attuale terzo pilota. Pilota ventitreenne in quota Honda, è dotato di superlicenza conquistata col 5° posto nel campionato giapponese Superformula lo scorso anno e ha già guidato la RB21 di Verstappen in Bahrain nelle prove libere del venerdì.
Ma negli ultimi giorni la Red Bull, o meglio il grande stratega Helmut Marko si è mosso a sorpresa. E’ stata chiesta una deroga per rendere “eleggibile” in F1, Arvid Lindblad, 17enne pilota di punta del vivaio e al momento impegnato in Formula 2. La questione sarà trattata durante le Assemblee Generali Straordinarie e la Conferenza del Consiglio Mondiale del Motorsport (WMSC), in programma a Macao. Se approvata, la deroga permetterebbe al britannico di ottenere la Super Licenza prima di compiere 18 anni, come già successo per il nostro Kimi Antonelli.