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Federica Pellegrini è ancora l'avversaria da battere: tempo super

La pluricampionessa olimpica sorprende ancora una volta ai Mondiali di nuoto e accede alla finale 200 sl

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Federica Pellegrini è ancora l'avversaria da battere: tempo super Fonte: ANSA

Federica Pellegrini si conferma la campionessa assoluta che sa essere, quando vuole. Nei suoi 200 stile libero ai Mondiali 2019 di nuoto a Gwangju (Corea del Sud), la pluricampionessa olimpica si aggiudica la sua semifinale dopo aver piazzato il quinto tempo dei 200 in 1’56″81 arrivando seconda nella settima batteria vinta da Titmus (1’56″34, terzo tempo generale; detentrice del primato stagionale in 1’54″30).

Stavolta si migliora e si aggiudica il blocco 4, così, tanto per ribadire un concetto che non andrebbe messo mai in discussione. Con 1’55”14 (26”87, 56”01, 1’25”14) è la più veloce davanti all’australiana Ariarne Titmus 1’5”36, a Sjonbhan Hughey 1’5”58 e alla svedese Sarah Sjostrom 1’5”70. Una grande speranza per l’Italia che ha vinto il primo oro grazie a Simona Quadarella, nei 1500 sl.

FEDERICA PELLEGRINI IN FINALE 200 SL

“Sono contenta, non pensavo di essere andata così forte. Sono contenta, domani sarà una finale molto tirata. Mi piace come sto nuotando. E’ stata un cambiamento molto naturale il cambiamento che ho fatto nei 200. Non ho fatto grandi cose. Brava Simona, mi sto preoccupando perché tutti i miei record stanno cambiando”, il commento divertito di Federica dopo l’ennesima conferma.

PELLEGRINI IN SEMIFINALE 200 SL CON IL QUINTO TEMPO

A colpire è la vice campionessa olimpica Sjoestroem, unica sotto l’ 1’56 in 1’55″14 che precede Siobhan Haughey di Hong Kong la quale tocca in 1’56″02. Avanti all’azzurra anche la 17enne cinese Junxuan Yang in 1’56″43; alle sua spalle la campionessa olimpica dei 100, la canadese Penelope “Penny” Oleksiak in 1’57″25. Dentro anche la campionessa olimpica del 2012, la statunitense Allison Schmitt col 14esimo tempo in 1’58″37 e la campionessa d’Europa, a francese Charlotte Bonnet, una posizione avanti in 1’58″21. Prima delle escluse l’ungherese Katinka Hosszu in 1’59″44. Non partita, oltre a Ledecky, l’australiana Emma McKeon (detentrice del secondo tempo stagionale in 1’54″55), che alle Olimpiadi di Rio de Janeiro ha estromesso dal podio Pellegrini (1’54″92 contro 1’55″18) per poi finerle dietro agli ultimi mondiali per l’argento in ex aequo con Ledecky (1’54″73 contro 1’55″18).

LE DICHIARAZIONI DI FEDERICA PELLEGRINI

Sono contenta della prestazione. Ho nuotato abbastanza bene. Proseguo step by step. Sono sorpresa dalle rinunce di molte perché sulla carta immaginavo una delle finali più veloci di sempre. Invece alcune non stavano così bene come pensassi, non se la sono sentita”. La Pellegrini aveva parlato così, dopo il quinto tempo e l’accesso in semifinale. “Il ritiro di Ledecky non mi ha stupito perché nei 400 si è visto che non stava benissimo. Mi ha sbalordito Sjoestrom che ha già tirato per dare un segnale forte e mi aspettavo di più da Titmus. Prima della gara ero nervosa. L’ho detto anche a Fabio (Scozzoli, ndr). Rompere la tensione è sempre dura. Da due anni non disputavo una gara di questo livello. Adesso si va in semifinale e poi ne riparliamo”.

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