Meglio di così non si poteva cominciare. La storica doppietta a Sakhir della Ferrari, nel Gran Premio inaugurale della stagione è la logica conseguenza di un inverno di durissimo lavoro. In realtà tecnici, meccanici e dirigenti è più di un anno che lavorano alla nuova F1-75 e i risultati si erano già visti nelle due sessioni di prove pre season.
Sia a Barcellona che a Sakhir, la Rossa aveva attirato su di se parecchie attenzioni positive: i dati che la vedevano come la monoposto più prestante, non mentivano. La vittoria di ieri ha soltanto suggellato quanto di buono visto nei test. Poi certamente, la gara è un’altra cosa, entrano in scena altri fattori, ma al momento l’affidabilità e la potenza della Ferrari sembrano essere al top.
“Un bellissimo risultato di ottenuto da tutto il team, sono davvero molto felice della prestazione. Personalmente non ho mai dubitato di farcela, forse però, altri lo avevano fatto. Siamo arrivati qui molto preparati e questo è il miglior risultato che potevamo ottenre. Vedremo adesso come andrà a Jeddah, la prossima gara, ma io penso già ad Imola, dove correremo davanti ai nostri tifosi…”
Così Mattia Binotto, ha esordito dopo la vittoria di ieri. E’ naturalmente raggiante il TP della scuderia di Maranello che loda la doppietta del Cavallino di Leclerc e Sainz. Mattia però, oltre alla giusta esaltazione, desidera togliersi anche qualche sassolino dalle scarpe, non dimenticando le tante critiche subite, dopo le annate complicate, ma che hanno portato, dopo un duro e lungo lavoro, alla costruzione di una vettura davvero competitiva.
“Oggi abbiamo raccolto i frutti di due anni di semina e di lungo lavoro. La vittoria di oggi ci ripaga di quanto è stato fatto a Maranello in questi due anni da una squadra nella quale, personalmente, ho sempre creduto. Il gruppo si vede soprattutto nel momento di difficoltà e nonostante ce ne siano stati, ho visto sempre lavorare con costanza ogni membro del team.Abbiamo saputo reagire e oggi è meraviglioso vedere che siamo tornati a lottare per il primo posto, il nostro vero obiettivo di questa stagione.
Sappiamo che per salire sul podio, ogni GP, devi essere perfetto e onestamente, oggi lo siamo stati tutti a partire dai nostri due alfieri, la monoposto, i meccanici, gli ingegneri. Sono davvero orgoglioso ed è per questo che sono salito sul podio a prendere il trofeo per il costruttore perché sentivo fosse il modo migliore per rappresentare tutta la squadra. Sono felice ed emozionato per noi e anche per tutti quei tifosi che non hanno mai smesso di sostenerci, anche nei momenti più duri: non vedo l’ora di essere a Imola per correre davanti a tutti loro”.