La FIFA ha ormai in cantiere una vera e propria rivoluzione che avrà effetti su tutto il mondo del calcio. La proposta di Arsene Wenger di far disputare la Coppa del Mondo ogni due anni va di pari passo con un drastico cambiamento dei calendari internazionali, forse la cosa al momento più difficile da realizzare. Gli incastri necessari, tra competizioni nazionali, internazionali e pause per la rappresentative nazionali sono tantissimi, e in più c’è la questione del numero di partite e di viaggi che i giocatori devono sopportare.
A questo proposito si sono espressi due ex campioni del mondo, ovvero Marco Materazzi (eroe dell’Italia nel 2006) e Sami Khedira (mediano titolare della Germania di Low nel 2014). Questa la posizione di Matrix:
“Penso che poter riposare meglio, viaggiare meno e avere l’opportunità di passare più tempo con il club potrebbe essere utile per i giocatori. Quando rappresenti il tuo Paese, le partite sono più importanti, diventano più emozionanti, perché c’è più adrenalina, più atmosfera e più voglia di competere con le squadre più forti”.
Khedira si concentra invece sull’incolumità dei giocatori:
“I tifosi vogliono vedere partite significative ed è lo stesso per i giocatori. Non dobbiamo mettere in calendario più partite meno significative, perché i giocatori hanno così tante partite e viaggiano così tanto. Se dovessi giocare un torneo, o la Champions League, o il campionato, le amichevoli possono dare un po’ fastidio e impedire di tirare un po’ il fiato”.