Prima del weekend elvetico che ha regalato un grandissimo e storico sorriso sul volto di Filippo Ganna, la stagione del ciclista italiano non aveva vissuto di particolari luci e squilli di tromba.
Il Record dell’Ora stabilito sabato invece, fa entrare di diritto Filippo Ganna tra i grandissimi del ciclismo. Il ragazzo di Verbania, ha compiuto una delle missioni più importanti della sua carriera perché è stato capace di spingersi oltre il risultato migliore di ogni tempo su una bici su pista, ben oltre i 56,375 km di Chris Boardman nel 1996 con un mezzo però non omologato.
La carriera per Ganna non termina certo con questo record, anzi, l’obiettivo è quello di rimpinguare costantemente il suo palmares: “Sono felice, non pensavo di arrivare a questa incredibile distanza: sapevo di valere 56 chilometri, sono andato oltre le aspettative. Mai più, come disse Merckx? Se nessuno mi batte, vale anche per me. Ma sono sicuro che qualcuno arriverà a far meglio, la tecnologia va sempre avanti: se dovessi riprovarci, lo farò a fine carriera, come Wiggins“, le parole dell’azzurro al Carlino.
Stagione agli sgoccioli, ma prima del meritato riposo, c’è la rassegna iridata su pista a Saint-Quentin-en-Yvelines, in Francia, dal 12 al 16 ottobre. Una chiusura d’annata che Pippo vorrà onorare al meglio: “Adesso devo recuperare perché nella settimana in arrivo mi attendono i Mondiali su pista. Poi, finalmente, andrò in vacanza. Cosa mi ha dato il record? Un momento meraviglioso vissuto con gli affetti più cari. E’ stato un giorno importante per me e tutto lo staff, questo risultato è figlio di un cammino partito da lontano che coinvolge tante persone, tanti amici”.