Alessandro Diamanti ha parlato a Radio Bruno della Fiorentina e di alcuni ricordi che conserva del suo periodo a Firenze. Riportiamo alcuni estratti dell’intervento dell’ex fantasista di Bologna e Livorno, tra le altre, oggi protagonista con la maglia del Western United, Club campione d’Australia che ha sede nella città di Melbourne e del quale è capitano.
“Lo scorso anno la Fiorentina ha fatto bene. L’allenatore è molto bravo, un sanguigno che fa giocar bene la squadra. Deve ripetersi perché è giusto che Firenze sia in quell’ottica lì, di ambizione anche europea. Ripetersi è difficile ma ha tutte le carte in regola per farlo, la base dello scorso anno c’è e conosce già il lavoro che fa il mister”.
Sulle punte: “La cattiveria serve, è normale. Gli esterni per essere davanti alla porta devono essere serviti dalla squadra, quindi serve che i compagni sorreggano le tre punte per far bene in fase offensiva. Poi ci sono giocatori che fanno gol perché ce l’hanno nel sangue, altri no. Penso che gli esterni della Fiorentina abbiano la possibilità di fare gol, ma devono essere sostenuti dalla squadra: si attacca in 11 e si difende in 11”.
Sulla sua parentesi a Firenze: “È stato un bellissimo ricordo, è durato troppo poco. Nella seconda esperienza sarei rimasto di più, ma la società decise di puntare su altri giocatori. Però il mio rapporto con staff e squadra è stato solido, io lavoro sempre duramente. Sono stato bene a Firenze, il legame è sempre stato carino. Peccato ci sia stato poco, ho tanti amici lì ed ero anche vicino casa mia”.