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Caso Donnarumma: parla il padre. Un campione del mondo va controcorrente

Alfonso Donnarumma non dà peso alla contestazione: "Me l'aspettavo e Gigio ha le spalle larghe". Materazzi fuori dal coro: "Un campione non ha bisogno di pacche sulle spalle".

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L’Italia ha perso la lunga striscia di imbattibilità da record, interrotta dalla Spagna nella semifinale di Nations League.

A San Siro la Roja si è imposta per 2-1 al termine di una gara sofferta per gli Azzurri, rimasti in dieci nel primo tempo per l’espulsione di Leonardo Bonucci, che poco prima di incappare nella seconda ammonizione aveva salvato Gigio Donnarumma, protagonista di una clamorosa papera su un tiro non irresistibile, ma che il portiere del Psg non ha trattenuto facendo carambolare la palla sul palo prima che Bonucci si rifugiasse in angolo.

Secondo buona parte della critica quell’errore dell’ex milanista è figlio della salva di fischi piovuta sul suo capo dagli spalti di San Siro da parte dei tifosi del Milan che non hanno dimenticato il “tradimento” del prodotto del vivaio rossonero, approdato al Paris Saint Germain a parametro zero.

Sulla questione sono ormai intervenuti in tanti, compreso l’agente Mino Raiola, che non ha lesinato critiche anche dure allo stesso Milan, accusando la società rossonera di non difendere il proprio ex tesserato.

Su una lunghezza d’onda differente è invece Marco Materazzi. Il campione del mondo 2006 non si è scandalizzato per il comportamento dei tifosi, nonostante nell’occasione Donnarumma indossasse la maglia della Nazionale e non quella di un club.
“Un portiere del suo livello non ha bisogno di pacche sulle spalle. Gigio è un portiere forte ed è campione d’Europa”.

L’ex interista ha però ammesso come quello non fosse il palcoscenico ideale per esprimere il proprio malumore nei confronti del giocatore: “Fa parte delle fedi calcistiche, che in Nazionale non dovrebbero mai esserci: un conto è l’Italia e un conto è la squadra di club”. 

Chiaramente diverso il pensiero del padre di Donnarumma, Alfonso che, intervistato da ‘La Repubblica’, ha espresso tutta la propria amarezza, pur provando a non dare troppo peso a quanto accaduto.

“Ero allo stadio e purtroppo ho sentito bene i fischi. Sono cose che succedono, non c’è niente da dire. Speravo che non accadesse, anche se un po’ me lo aspettavo. Gigio stava giocando in Nazionale, non in una squadra di club. La Nazionale è di tutti. Non c’è cosa più bella che fare il tifo per la maglia azzurra, al di là della passione per la squadra del cuore”. 

Secondo Donnarumma senior, comunque, Gigio non ha risentito del clima ostile: “Ma era tranquillo, dispiaciuto solo per la sconfitta. I fischi fanno più male a noi, come genitori, che a lui. Gigio ha le spalle larghe, ha già esperienza, ha accumulato presenze in Serie A e a livello internazionale. Anzi in questi momenti si carica ancora di più”. 

“Speriamo che non ci siano altre contestazioni, ma Gigio è sereno – la conclusione – A Parigi si è ambientato bene, è contento e lo siamo anche noi. Va per la sua strada senza lasciarsi condizionare da nulla. È più forte di quei fischi”.

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