Ora col calcio ha smesso, aspetta di riprendersi il futuro quando l’emergenza passerà (“Sto in quarantena aspettando che passi il prima possibile questo momento”) ma Antonio Floro Flores ha tante pietruzze dalle scarpe da togliersi per quanto ha dovuto subìre in passato. L’ex attaccante di Napoli e Udinese si sfoga senza peli sulla lingua e con un linguaggio anche molto hard nel corso di Diretta Calcio sull’emittente napoletana Canale 8.
Mai rifiutato Napoli
Floro Flores torna al periodo in cui il Napoli ripartì dalla serie C per ribadire che lui non ha mai rifiutato il club azzurro (con cui aveva esordito in A ai tempi di Mondonico) e che sono solo “bugie”.
L’attacco a Marino
L’ex bomber attacca duramente il dg azzurro dell’epoca: “La gente ha preferito credere a Marino, uno che poi si è scoperto che lucrava sugli acquisti dei giocatori, anzichè a me. Sono tutte str…, io non ho mai rifiutato il Napoli. Sono semplicemente ca**te che la società voleva far passare. Non ho mai ricevuto nessuna proposta dal Napoli, solo io e la mia famiglia sappiamo quello che abbiamo passato”.
Il rifiuto della città
Le voci del suo no al Napoli gli portarono conseguenze non da poco. “Sono state dette tante bugie che per anni ho dovuto tenere dentro per il bene mio e del club. L’importante è avere la coscienza apposto, ho fatto di tutto per rimanere lì, chi ci crede bene. So cosa vuol dire essere cacciato dai ristoranti o portare la macchina ogni settimana dal carrozziere perché distrutta da tifosi che si sentivano traditi. La mia educazione e il rispetto hanno sempre avuto la meglio, non avrebbero mai capito la mia verità in quei momenti. . Faceva comodo ascoltare il vecchio direttore Marino. Io già mi immaginavo un futuro nel Napoli”.
La nazionale falso problema
Si era detto anche che Floro Flores aveva rifiutato il Napoli per non perdere la nazionale ma anche qui la replica: “Falso, in Under 21 mi hanno chiamato anche quando ero senza squadra, figuriamoci se avessi giocato col Napoli”,
L’altro nemico
Floro Flores assicura di non avere rimpianti per la sua carriera: “Ho avuto quello che ho meritato, forse un rimpianto solo c’è, essere tornato a Udine da Guidolin. Spero mai di incontrarlo per strada, ha rischiato di rovinarmi la carriera, sono andato via per scappare da lui. Io e la mia famiglia a Granada affrontammo tante difficolta prima di andare al Genoa. Vedevo la mia carriera in frantumi per una scelta sbagliata, ovvero quello di tornare all’Udinese con Guidolin”.