Non c’è pace in casa Los Angeles Lakers, neppure dopo una bella vittoria in rimonta, la nona della stagione, come quella ottenuta per 121-116 sul parquet dei Pistons.
A tenere banco è infatti la follia di LeBron James, che rischia di costare cara ai gialloviola.
Il leader dei Lakers è stato espulso durante il terzo quarto per un pugno rifilato al centro di Detroit Isaiah Stewart, con il quale LeBron stava lottando a rimbalzo. Pur ferito in maniera visibile Stewart ha reagito provando a liberarsi di chiunque stava cercando di fermarlo per scagliarsi contro James.
La maxi-rissa che ne è seguita ha costretto gli arbitri a espellere entrambi i giocatori, LeBron per un fallo di tipo flagrant 2 (per “contatto non necessario ed eccessivo sopra il livello delle spalle”) e Stewart per doppio fallo tecnico (“multipli comportamenti non sportivi durante l’alterco”). Inflitto anche un tecnico a Russell Westbrook per il ruolo di “agitatore e non paciere durante l’episodio”.
Per James si tratta della seconda espulsione in 19 anni di carriera: la precedente risale al 28 novembre 2017 contro i Miami Heat per doppio tecnico e proteste nei confronti di un arbitro.
Dal punto di vista tecnico per i Lakers si è trattato di un successo di spessore, dopo essere stati sotto di 15 punti nell’ultimo quarto. Sugli scudi Anthony Davis, autore di 30 punti e Russell Westbrook, che ha sfiorato la tripla doppia (26 punti, 10 assist e 9 rimbalzi).
Bene anche Anthony, 13 punti dalla panchina. Dall’altra parte non basta la tripla doppia di un super Cade Cunningham (13 punti, 10 assist e 12 rimbalzi) e neppure i 36 punti di Jeramy Grant. LeBron è autore di 10 punti prima del fattaccio che potrebbe costargli un lungo stop.