Erano attese migliaia di persone, familiari e amici e testimoni di una vicinanza umana prima che calcistica, per i funerali di Samuel Del Grande, Michele Biccari e Gaetano Gentile i tre tifosi della Curva Nord morti in un incidente stradale la sera del 13 ottobre a Potenza. E così è stato.
Dopo la partita terminata 1-1, i tre avevano deciso di rientrare e di viaggiare sulla Statale 93, ma un impatto frontale tra l’auto sulla quale viaggiavano le vittime insieme ad altri due amici – Samuele e Matteo feriti e ricoverati all’ospedale San Carlo – e un veicolo proveniente dal senso opposto ha stroncato la loro vita.
I funerali dei tre tifosi del Foggia
A salutarli, nel loro stadio, c’erano diecimila persone che si sono ritrovate alle 16 per l’ultimo saluto ai tre ragazzi di 13, 17 e 21 anni deceduti in questa tragedia. I feretri sono arrivati all’interno della struttura, sul campo di gioco avvolti da una bandiera del gruppo organizzato a cui appartenevano, dalle sciarpe delle tifoserie di tutta Italia accorse oggi allo stadio, da mazzi e corone di fiori.
Un lungo applauso da quel che si è sentito e visto atttraverso le dirette delle testate locali li ha salutati: lo stadio era pieno, e con i tifosi c’erano mister Ezio Capuano con la società e l’intero organico, oltre al Ministro per lo Sport Andrea Abodi che ha presenziato alla cerimonia funebre.
Lo stadio per l’ultimo saluto
Estremamente provati i cari delle tre giovanissime vittime dell’incidente di Potenza, che hanno reso evidente e tangibile la disperazione scatrita da una autentica e inaccettabile fine per i tre tifosi. Alla loro sofferenza, hanno voluto partecipare dimostrando con la loro presenza rispetto il presidente del Calcio Foggia 1920 Nicola Canonico, che si è abbandonato alle lacrime, e, al termine dell’omelia del vescovo Mons. Giorgio Ferretti, dagli ultrà .
Il triplice fischio finale
A salutarli il triplice fischio che ha deciso la conclusione del rito nello stadio legato alla loro passione per il Foggia, a momenti di entusiasmo e gioia calcistica in uno Zaccheria silente e unito nei soli applausi, in segno di rispetto nel ricordo dei tre ragazzi e dei loro cari.