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Futuro Inter, Steven Zhang spaventa Conte e i tifosi

Il prestito in arrivo dal fondo americano non basta: il presidente nerazzurro incontro i dirigenti dell'area tecnica e anticipa la necessità di abbattere il costo del lavoro attraverso rinunce ai bonus, abbassamento degli ingaggi e cessioni illustri.

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Lo scudetto deve ancora essere festeggiato ufficialmente a San Siro e la Coppa ancora consegnata a capitan Samir Handanovic. Eppure in casa Inter si parla già di futuro. Ed è un futuro che preoccupa.

Come noto, infatti, l’arrivo in Italia del presidente Steven Zhang, oltre che per celebrare la vittoria del Tricolore e complimentarsi con squadra, staff tecnico e dirigenziale, era volto a fare il punto sulla delicata situazione societaria del club e tracciare le linee guida in vista della prossima stagione, mercato in testa.

Così, se l’atteso summit con Antonio Conte è in programma solo per settimana prossima, nella giornata di giovedì 6 maggio Zhang ha anticipato i tempi attraverso un incontro svoltosi presso la sede con 35 dirigenti delle varie aree del club, tra i quali due amministratori delegati Beppe Marotta e Alessandro Antonello, il direttore sportivo Piero Ausilio e il suo vice Dario Baccin, il vicepresidente Javier Zanetti e gli uomini del marketing. Un incontro nel quale Zhang è andato diritto all’obiettivo, snocciolando i numeri della crisi.

Anzi, il numero: 270 milioni di euro, quello che corrisponde al costo del lavoro attuale in casa Inter. Una cifra da abbattere, in ogni modo e al più presto. Il presidente ha così chiesto espressamente ai dirigenti che è arrivato il momento per fare delle rinunce, leggi quelle legate ai bonus presenti nei contratti per vittorie sportive e obiettivi vari. L’abbassamento del costo del lavoro passerà quindi da più campi, dalla riduzione del monte ingaggi alla cessione di giocatori importanti che possono assicurare valide plusvalenze, ma non ritenuti centrali per le esigenze dell’allenatore.

Già, l’allenatore. Antonio Conte non era presente all’incontro, ma dovrebbe vedersi con Zhang nei prossimi giorni. Forse già prima della partita contro la Juventus di domenica 16 maggio, magari tra la partita contro la Roma di mercoledì 12 e quella con i bianconeri. 

L’accordo in chiusura con uno dei due fondi statunitensi tra Bain Capital e Oaktree porterà nelle casse dell’Inter la famosa cifra di 250 milioni di euro, ma il cosiddetto prestito ponte servirà per le urgenze, ovvero per il pagamento degli stipendi, e non basterà per scongiurare sacrifici importanti.

Facile immaginare che dal summit che verrà dipenderà il futuro del tecnico salentino sulla panchina nerazzurra. Perché con ogni probabilità Zhang chiederà anche a Conte di rinunciare ai bonus scudetto e prefigurerà al tecnico la necessità di rinunciare a qualche pedina importante. I nomi dovranno essere scelti dall’area tecnica, ma qualche ipotesi si può fare.

Da Marcelo Brozovic, a scadenza nel 2022 e che rischierebbe di dover trattare un rinnovo su cifre al ribasso, fino a Christian Eriksen, tra i protagonisti del girone di ritorno, ma potenziale affare in uscita. Senza dimenticare le stelle della difesa, da Stefan De Vrij, che ha mercato in Inghilterra, fino a Milan Skriniar. Non sembrano invece in pericolo la permanenza di Romelu Lukaku o il rinnovo di Lautaro Martinez

Per il momento Conte pensa al campo e alle gare contro Roma e soprattutto Juventus, una partita svuotata di significati tecnici, almeno per l’Inter, ma nella quale Conte è intenzionato a schierare la miglior formazione per ribadire la superiorità sui bianconeri, già espressa durante la gara d’andata. Ma il futuro prossimo incombe.

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