Il ritorno in Italia di José Mourinho, annunciato dalla Roma come nuovo allenatore per tre stagioni a partire dal 2021-2022, ha inevitabilmente scosso i tifosi dell’Inter, a meno di 48 ore dalla festa scudetto scattata nel pomeriggio di domenica 2 maggio, con quattro giornate d’anticipo sulla fine del campionato.
Lo Special One è infatti tornato ad usare gli effetti speciali, ufficializzando il proprio ritorno in Italia nel pieno della gioia del popolo nerazzurro così come, quasi undici anni fa di questi tempi, aveva di fatto annunciato l’addio alla panchina dell’Inter per approdare al Real Madrid pochi minuti dopo il trionfo in Champions del “Bernabeu” contro il Bayern Monaco.
All’interno del pianeta Inter, c’è però chi con Mou ha sviluppato un rapporto a dir poco conflittuale. Si tratta ovviamente di Antonio Conte, i cui scontri quasi fisici con il tecnico portoghese ai tempi in cui il tecnico salentino era al Chelsea e Mourinho al Manchester United, sono entrati nella storia del calcio inglese e non solo.
Chissà che proprio il ritorno al successo di Conte non sia stata una molla in più per convincere Mourinho a tornare in Italia, fatto sta che l’allenatore dell’Inter, intervistato da ‘Le Iene’, ha usato il fair play per salutare il ritorno del “vecchio nemico”: “Mourinho che torna in Italia è una bella notizia per tutti, gli auguro il meglio, a parte quando giocherà contro di me. Se ci siamo chiariti? Assolutamente sì, c’è grandissimo rispetto, poi quando c’è competizione è morte tua, vita mia e quindi non ci risparmieremo. Se parteciperà alla nostra festa per lo scudetto? José ha fatto la storia dell’Inter”.
In attesa di sfidare il vecchio idolo, però, i tifosi dell’Inter vogliono sapere se Conte resterà o meno sulla panchina nerazzurra. L’allenatore non scioglie il mistero: “Adesso ci godiamo lo scudetto, poi ci sarà tempo per fare le valutazioni che dovremo fare tutti insieme con presidente e dirigenti in maniera molto serena per scegliere il destino migliore per l’Inter. Più sì o più no? Sceglieremo il destino migliore”.
Il processo di “interizzazione” di Conte, bandiera della Juventus da giocatore e poi allenatore vincente dei bianconeri, è stato uno dei temi più gettonati del post-scudetto.
L’ex tecnico dei bianconeri non cade nel tranello…: “Nel momento in cui divento allenatore di una squadra ne divento il primo tifoso. È inevitabile che io combatta per l’Inter contro tutti e contro tutto. Più nerazzurro o bianconero? Rimango sempre un grandissimo tifoso delle squadre per cui ho allenato, sono tifoso dell’Arezzo, del Lecce e del Bari, come di Juventus e Chelsea”.
Scava scava, però, esce il nome di una ex che è nel cuore di Conte più delle altre. Al punto di sperare di tornarci…: “Spero un giorno di essere nuovamente il commissario tecnico della Nazionale” ha chiuso l’ex ct dell’Italia, riferendosi all’esperienza da selezionatore azzurro tra il 2014 e il 2016, conclusasi con la sconfitta ai rigori nei quarti di finale dell’Europeo contro la Germania, per approdare poi sulla panchina del Chelsea.