Dopo essersi laureato ancora campione italiano a cronometro, Filippo Ganna ha ammesso: “Finora questa per me è stata una stagione di alti e bassi, la “mazzata” più grande è arrivata al Giro, per colpa del Covid ho dovuto lasciare la Corsa Rosa e ci sono rimasto male, ma fa parte della vita di uno sportivo rimettersi in carreggiata e ripartire. Nell’ultimo periodo mi sono allenato in altura con Sobrero e il mio compagno di squadra Elia Viviani”.
Oggi invece è andato tutto liscio per Ganna: “Abbiamo svolto un bel blocco di lavoro. Prima del Giro di Svizzera ho avuto problemi di stomaco, così sono andato in Occitania, dove mi sono messo a disposizione dei miei compagni. Il Campionato Italiano è uno degli appuntamenti che soffro di più perché fa sempre caldo, ma oggi è andato tutto bene e sono riuscito ad esprimermi sui miei valori“.
Sul prossimo obiettivo Ganna ha le idee chiare: “Per come è andata mi sembra di star lavorando sulle partenze in pista: parto e mi fermo, parto e mi fermo, questa volta spero di tirare dritto. Concluso il weekend dei Nazionali, nel mirino metterò i mondiali di Glasgow, su pista e a cronometro. Rivorrei sulle mie spalle la maglia iridata. Il tricolore è stupendo, ma punto a qualcosa di più”.
Un obiettivo a stretto giro di posta è la prova in linea di sabato: “Rispetto agli anni scorsi sono più “fresco” perché sono stato costretto a stare più fermo, sabato ci aspettano 200 km in più rispetto ad oggi e parecchio dislivello ma voglio far bene. Il problema è il numero di corridori, noi della Ineos Grenadiers saremo in 3 (Puccio e Viviani insieme a Pippo) altre squadre partono in 12. Non sarà semplice, cercheremo di stare passivi, non possiamo dettare noi le regole della corsa”.
“Fare un pronostico è complesso – ha proseguito Ganna -, l’Italiano è sempre un punto di domanda. Fino a ieri avrei detto che il favorito era Filippo Zana. Vedremo… Intanto fatemi dire che è proprio bello avere tante categorie riunite nella stessa sede. Ieri a cena ero in un ristorante e c’erano dei ragazzini che mi hanno chiesto di scattare una foto con loro. È emozionante poter trasmettere loro un sogno. Sarebbe bello tornare a vivere la Settimana Tricolore come qualche anno fa“.