Dopo il secondo posto alla Vuelta San Juan, in Argentina, a cui ha dovuto arrendersi solo alla concorrenza di Miguel Angel Lopez, Filippo Ganna ha affidato le sue impressioni di questo 2023 appena iniziato alla Gazzetta dello Sport: “In Sud America è andata anche meglio di quanto mi aspettassi, non mi aspettavo di partire così bene“.
- Ganna: "Mi sento davvero bene: in Argentina è andata anche meglio di quanto pensassi"
- Ganna: "Ecco perché sono tornato ad allenarmi anche in palestra"
- Ganna: "La Parigi-Roubaix e le classiche? Sì, ci sto lavorando..."
Ganna: “Mi sento davvero bene: in Argentina è andata anche meglio di quanto pensassi”
Chiaro che, al di là del secondo posto nella classifica generale in Argentina, già peraltro conquistato nel 2018 e nel 2020, per il corridore di Verbania contano le sensazioni, il feeling col proprio corpo e la forma con cui affrontare, anche mentalmente, il nuovo anno. Con l’obiettivo di alzare ulteriormente l’asticella:
“Per la Vuelta San Juan mi ero preparato bene. Anzi, a dire il vero temevo l’approccio per via dei carichi di lavoro pesanti delle settimane precedenti. Quando mi sono piazzato 3° nella quarta tappa, ho visto che la gamba girava bene. Questo mi ha dato morale per l’Alto del Colorado: ho chiuso stanco ma ci sta. Il fuorigiri in salita si è sentito. Però sono felice. Devo continuare su questa strada, cioè l’accoppiata in allenamento, in cui alla bicicletta sto aggiungendo la palestra. Questo mi sta facendo guadagnare tanto”.
Ganna: “Ecco perché sono tornato ad allenarmi anche in palestra”
Il corridore classe 1996 di Verbania, tesserato per la Ineos-Grenadiers, ha proseguito:
“Cosa mi dà in più i nuovi metodi di allenamento? Essenzialmente forza. La palestra, negli ultimi due anni, l’avevo messa un po’ da parte per perdere peso ma, tanto, l’ho già detto alla squadra, in salita non vincerò mai: ci sarà sempre un Higuita, un Bernal o un altro che mi staranno davanti anche a San Juan. Avrò tre chili in più, però che mi daranno forza e non di massa grassa”.
Ganna: “La Parigi-Roubaix e le classiche? Sì, ci sto lavorando…”
Quindi, lo sguardo complessivo, a questo 2023:
“Su strada di obiettivi da raggiungere ne ho ancora parecchi, praticamente quasi tutti e il primo pensiero va alle classiche. Mi hanno chiesto se volessi cambiare qualcuno dei miei 5 titoli mondiali dell’inseguimento con la Roubaix, ma a me le maglie arcobaleno piacciono parecchio. Però, sì, sarebbe meglio aggiungerla: diciamo che ci sto lavorando…”.