L’omosessualità nel calcio è da sempre un tema taboo.
I calciatori preferiscono non affrontare il tema pubblicamente e si limitano a ribadire quanto sarebbe difficile per un omosessuale avere a che fare con il mondo del pallone.
Lo ha ribadito anche Radja Nainggolan in una intervista al portale belga ‘hln.be’: “Gay nel calcio? Non lo rivelano, si vergognano. Oggi saresti finito. In questo mondo se ci fosse davvero qualcuno che è davvero gay non si sentirebbe a proprio agio, perché il calcio è noto per le belle donne”.
Qualche mese fa anche Osvaldo, ex calciatore tra le altre di Inter e Juventus, aveva detto la sua sul tema omosessualità: “I gay ci sono, ma hanno paura del coming out – aveva rivelato l’ex bomber -. Il calcio non è pronto, verrebbero distrutti”.
Se nel calcio non si parla quasi mai dei gay, figuriamoci in altri sport come quelli motoristici. Recentemente Marc Marquez, campione del mondo della MotoGp, aveva risposto così alle indiscrezioni che lo davano per omosessuale: “La voce più pazza che abbia mai sentito nei miei confronti? Ho sentito molte voci, forse la più pazza è che sono gay, l’ho sentita diverse volte e molti giornalisti ne hanno scritto… Ho rispetto per loro ma non faccio parte di quella categoria”.
Del tema omosessualità si è invece parlato nelle recente Olimpiadi Invernali quando il freestyler statunitense Gus Kenworthy è divenuto ancora più popolare grazie al bacio in diretta tv al fidanzato Matthew Wilkas, trasmesso in mondovisione poco prima della gara di freestyle alle Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018.
Kenworthy, che ha fatto outing nell’ottobre del 2015, prima di scendere in pista, senza accorgersi delle telecamere della Nbc, ha baciato appassionatamente il suo fidanzato: un gesto che ha fatto il giro del mondo. “Non sapevo che mi stessero riprendendo, ma è comunque spettacolare. È una cosa che avrei voluto fare già alle scorse Olimpiadi, ma ero troppo spaventato. E quindi averlo baciato in diretta, di fronte a tutto il mondo è qualcosa di incredibile”.
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