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Genoa-Verona 0-2: Tchatchoua imprendibile, disastro Thorsby, Grifone irriconoscibile

Top e flop di Genoa-Hellas Verona: per i rossoblù si salvano solo Messias e Vasquez; bene sia gli autori dei gol che Lazovic. Var decisivo

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Dario Santoro

Dario Santoro

Giornalista

Scrive, commenta, racconta lo sport in tutte le sfaccettature. Tocca l'apice quando ha modo di concentrarsi sule interviste ai grandi protagonisti

Tutto facile per il Verona di Zanetti che vince fuori casa per 2-0 contro un Genoa spento che non ricorda minimamente la squadra che alla prima giornata aveva fermato l’Inter. Dopo un primo tempo caratterizzato da poche occasioni, nella seconda metà di gioco sono i veronesi a trovare il gol del vantaggio, con un inserimento in area di Tchatchoua che sfrutta un errore di Gollini, e il rigore assegnato dall’arbitro Ayroldi al 62′, dopo una on field-review, per tocco di mano di Thorsby che era appena entrato da solo un minuto. Segna dal dischetto Tengstedt che chiude definitivamente la gara (2-0). Il Verona resta nella parte alta della classifica con due vittorie e 6 punti conquistati; il Genoa, invece, è fermo a quota 4.

Genoa-Hellas Verona, la chiave tattica della partita

La formazione allenata da Alberto Gilardino si schiera in campo con il 3-5-2 con la coppia Pinamonti-Oliveira in avanti. Il Verona sorprende tutti e passa per la prima volta al 4-2-3-1, anziché schierare il 3-4-2-1 visto nelle prime due giornate di campionato. Durante il primo tempo la squadra di Zanetti tiene alta la linea dei trequartisti (Suslov, Harroui, Lazovic) che si alzano in linea con l’attaccante (Tengstedt) per andare in contrapposizione – e cercare la superiorità numerica – con i tre difensori rossoblu. Gilardino, per arginare la pressione offensiva avversaria, chiede ai suoi laterali Sabelli e Coricol di abbassarsi in linea con i tre difensori per proteggere l’area a cinque.

Nel secondo tempo è il Verona ad alzare il baricentro e sfrutta la fascia sinistra per costruire il gioco e spingere in avanti. La squadra di Zanetti prende le misure su quella di Gilardino, gli concede poco o nulla, e sfrutta gli inserimenti di Tchatchoua in avanti sulla destra per portare più uomini nell’area di rigore avversaria.

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Genoa-Hellas Verona: tre ex in campo

Sono tre gli ex della sfida di oggi tra Genoa e Verona. Nella formazione gialloblù c’è il capitano Darko Lazovic, 102 presenze in 4 stagioni dal 2015 al 2019, mentre in quella rossoblù ci sono il portiere Pierluigi Gollini, 29 presenze nelle stagioni 2014/15 e 2015/16, e il tecnico Alberto Gilardino che da giocatore ha indossato la casacca dell’Hellas Verona per due stagioni dal 2000 al 2002 collezionando 39 presenze con 5 gol.

I top e flop del Genoa

  • Vasquez 6.5 Gran inizio di gara, compatto in fase difensiva e imprevedibile in fase offensiva: sbuca alle spalle di Dawidowicz al 27′ e con un tiro di prima intenzione colpisce la traversa da due passi sotto rete.
  • Messias 6. Abile a farsi trovare pronto, rapido nelle progressioni offensive ma gli manca il gol: al 51′ ci va vicino con un pallonetto di poco a lato e al 65′ tenta un tiro a giro rasoterra sul secondo palo di poco a lato.
  • Caricol 5.5. Si fa cogliere alle spalle dalla rapidità di Tchatchaoua che in controtempo lo anticipa e mette a segno il gol del vantaggio.
  • Gollini 5. Si fa trovare pronto su una respinta che compie da posizione ravvicinata su tiro di Harroui. Al 54′ smanaccia in modo errato un cross teso e serve un assist perfetto a Tchatchaoua che segna da posizione ravvicinata. Subisce il secondo gol su rigore.
  • Thorsby 5. Entrata da incubo: dopo 1 minuto esatto colpisce la palla con le mani in area di rigore e regala un rigore al Verona.

I top e flop dell’Hellas Verona

  • Tchatchoua 7. Si fa trovare pronto su una ribattuta sporca al 54′, complice una smanacciata non pulita di Gollini: anticipa Caricol e segna la rete del vantaggio.
  • Tengstedt 6.5. Realizza il gol del 2-0 su calcio di rigore, resiste in avanti ai difensori avversari e si ritaglia qualche occasione anche se su azione è poco incisivo.
  • Lazovic 6.5. Nel secondo tempo il Verona sfrutta la sua velocità e resistenza e spinge principalmente dalla fascia sinistra. Su un suo cross teso nasce l’occasione per il gol del vantaggio.
  • Dawidowicz 5.5 Al 27′ non vede l’inserimento di Vasquez alle sue spalle che in area, da posizione ravvicinata, colpisce la traversa con un tiro al volo. Becca un giallo per aver commesso un fallo inutile a centrocampo al 31′.

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